Abbattimento delle barriere architettoniche e legge 104
La Legge 104 fissa alcuni dei riferimenti normativi più importanti in materia di eliminazione delle barriere architettoniche.
La Legge 104/92 o “legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate” è infatti una delle norme più note e importanti del nostro ordinamento per la tutela della persona con disabilità e dei suoi familiari.
Nasce con l’obiettivo di garantire a chi ha difficoltà motorie, sensoriali o psichiche il diritto di essere libero e autonomo e ne promuove l’integrazione in tutti gli aspetti della vita: in famiglia, a scuola, nel lavoro e nella società. È anche con questa legge, infatti, che la Repubblica italiana si impegna a prevenire e rimuovere le condizioni che impediscono alle persone disabili di sentirsi parte della collettività e di realizzarsi attraverso il godimento dei diritti civili, politici e patrimoniali.
Va da sé che questa norma così ampia non poteva non toccare uno degli ostacoli più evidenti alla libertà e all’autonomia: le barriere architettoniche.
La Legge 104, agli articoli 23 e 24, infatti, fissa alcuni dei riferimenti normativi più importanti in materia.
Vediamo in sintesi di cosa si tratta.
Articolo 23: rimozione degli ostacoli nello sport, nel turismo e nelle attività ricreative
L’articolo 23 stabilisce che devono essere rimossi gli ostacoli all’esercizio delle attività sportive, turistiche e ricreative. Quindi, il primo aspetto che il legislatore ha voluto trattare è l’eliminazione delle barriere che impediscono alle persone disabili di vivere appieno alcuni momenti di vita fondamentali per stare bene e socializzare: fare sport, viaggiare e divertirsi.
Ecco cosa prevede:
- l’attività e la pratica sportiva devono essere favorite senza limiti, perciò le regioni, i comuni e il CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) devono eliminare le barriere architettoniche negli impianti sportivi di loro competenza per permettere alle persone con disabilità di accedere e fruire delle strutture e dei servizi connessi.
- le concessioni demaniali degli impianti di balneazione e i loro rinnovi sono riconosciuti solo se le persone con disabilità possono accedere al mare e se gli impianti rispettano il requisito della visitabilità, perciò devono essere strutturati in modo che le persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale possano accedere agli spazi di relazione e ad almeno un bagno.
- le concessioni autostradali e i loro rinnovi sono riconosciuti solo se rispettano il requisito della visitabilità.
L’articolo stabilisce anche che i pubblici esercizi che discriminano le persone con disabilità sono puniti con una sanzione amministrativa e la chiusura da uno a sei mesi.
Per approfondire i concetti di accessibilità, visitabilità e adattabilità richiamati nell’articolo 23 – cioè i tre livelli di fruizione degli edifici previsti nel Decreto Ministeriale del 14 giugno 1989, n. 236 – consigliamo la lettura dell’articolo dedicato alla normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche.
Articolo 24: eliminazione o superamento delle barriere architettoniche
L’articolo 24 della Legge 104/92 entra nel merito della questione, indicando procedure e adempimenti per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Eccoli in sintesi:
- La norma stabilisce che tutte le opere edilizie relative a edifici pubblici e privati aperti al pubblico devono essere costruite seguendo le leggi sul superamento delle barriere architettoniche in vigore. In più prevede che, quando si comunicano i progetti di esecuzione al Comune, questi devono includere anche una documentazione grafica e una dichiarazione di conformità del progetto alle norme su accessibilità e abbattimento delle barriere.
- In secondo luogo stabilisce che il rilascio dell’autorizzazione edilizia per queste opere viene concesso solo dopo che l’ufficio tecnico o il tecnico incaricato dal Comune hanno verificato che il progetto è conforme. Inoltre prevede che, prima di rilasciare il certificato di agibilità e adattabilità, il Sindaco debba accertarsi che le opere siano state realizzate nel rispetto delle norme in materia di abbattimento delle barriere architettoniche. Per farlo, può anche chiedere al proprietario dell’immobile o al soggetto cui è stata intestata la concessione di presentare una dichiarazione sotto forma di perizia giurata redatta da un tecnico abilitato.
- Nel caso in cui l’opera edilizia sia pubblica, il progettista ha sempre l’obbligo della dichiarazione di conformità alla normativa vigente, ma l’accertamento spetta all’Amministrazione competente.
- Quando si vuole modificare la destinazione d’uso di un edificio in luogo pubblico o aperto al pubblico è necessario presentare, insieme alla richiesta, anche la dichiarazione di conformità alle norme su accessibilità e abbattimento delle barriere architettoniche vigenti. Inoltre, i certificati di agibilità e di abitabilità vengono rilasciati solo dopo che un tecnico ha verificato che lo stato dell’immobile corrisponda a quanto indicato nella dichiarazione.
L’articolo 24 della 104/92 stabilisce anche che le opere realizzate negli edifici pubblici e privati aperti al pubblico che non rispettano le norme su accessibilità ed eliminazione delle barriere architettoniche vengano dichiarate inabitabili e inagibili.
Inoltre, considera direttamente responsabili il progettista, il direttore dei lavori, il responsabile tecnico degli accertamenti per agibilità e abitabilità ed il collaudatore, ciascuno rispetto alla sua competenza. Se violano le disposizioni in materia di barriere architettoniche, sono puniti con un’ammenda e con la sospensione dai rispettivi albi professionali per un periodo che può andare da uno a sei mesi.
Oltre alla realizzazione di opere edilizie, l’articolo 24 accenna anche all’accessibilità degli spazi urbani.
Secondo la legge dovrebbero essere strutturati in modo da prevedere percorsi accessibili, con l’installazione di semafori acustici per non vedenti e la rimozione della segnaletica che può ostacolare i movimenti delle persone con disabilità.
Le agevolazioni previste
La legge 104, infine, riconosce alcune tutele e detrazioni alle persone che vivono una condizione di disabilità fisica, psichica o sensoriale stabile o in evoluzione, per esempio, per abbattere le barriere architettoniche nella propria abitazione o in condominio.
Ecco le principali agevolazioni e i bonus barriere architettoniche previsti in Italia aggiornati al 2023.
- Detrazione fiscale del 19% per l’acquisto dei mezzi necessari all’accompagnamento, alla deambulazione, alla locomozione, al sollevamento delle persone con capacità ridotte di movimento autonomo. Rientrano in questa agevolazione, per esempio, i montascale a pedana.
- IVA del 4% (invece dell’aliquota ordinaria del 22%) per l’acquisto di piattaforme elevatrici e montascale idonei al superamento delle barriere architettoniche. In questo caso, tolta l’installazione, l’aliquota sale al 10% se l’intervento non rientra fra quelli previsti per l’abbattimento delle barriere architettoniche, ma fra gli interventi di manutenzione straordinaria.
- Detrazioni IRPEF per i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche.
In questo caso il diritto al bonus abbattimento barriere architettoniche e la relativa aliquota dipendono dalla tipologia di intervento prevista:- detrazione del 75% per interventi che hanno lo scopo di abbattere le barriere architettoniche attraverso l’installazione di impianti conformi ai requisiti del DM 236/89 (ascensori, miniascensori e servoscala). La detrazione è valida per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025.
- detrazione del 90% per interventi “trainati” finalizzati all’abbattimento di barriere architettoniche che rispettano i requisiti previsti dal DM 236/89.
- detrazione del 50% per interventi di manutenzione straordinaria, in cui gli impianti non siano conformi ai requisiti del DM 236/89. Questa agevolazione è valida per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024.
- Fondi messi a disposizione dagli Enti Locali.
Per maggiori dettagli su chi ha diritto ai bonus e come usufruirne, ti invitiamo a consultare la nostra pagina finanziamenti o a contattarci per verificare, insieme ai consulenti commerciali KONE, le agevolazioni fiscali a cui è possibile accedere.