Le barriere architettoniche nei bagni
Come progettare un bagno senza barriere architettoniche? Abbiamo raccolto alcuni consigli per rendere i servizi igienici accessibili a tutti, perché quello delle barriere architettoniche è un tema che coinvolge l’intera popolazione. Infatti, non riguarda solo le persone anziane o con disabilità, ma anche chi ha difficoltà motorie e sensoriali di varia natura – comprese quelle temporanee, legate per esempio a un infortunio o a una patologia.
Tra tutti gli ambienti di un’abitazione, il bagno è uno dei più importanti e dovrebbe essere pensato – o ripensato – per tenere conto delle esigenze presenti e future di chi lo utilizzerà.
In questo articolo vediamo insieme cosa si intende per bagno senza barriere architettoniche, cosa prevede la normativa e come rendere questo ambiente importantissimo più accessibile per chi ha delle difficoltà a muoversi.
Bagno senza barriere: le caratteristiche
Un bagno senza barriere architettoniche è un ambiente accessibile anche a chi ha una ridotta capacità motoria o sensoriale, affinché chiunque possa prendersi cura di sé e della propria igiene in sicurezza, muovendosi liberamente nello spazio e in autonomia. Deve quindi essere privo di gradini per facilitare l’accesso ed essere dotato di una pavimentazione antiscivolo, di una doccia a filo pavimento o di una vasca da bagno con sportello, sanitari a parete e corrimano per favorire gli spostamenti in tutta sicurezza, come previsto dalla normativa italiana in materia.
Prima di tutto teniamo presente che esiste ed è ancora in corso di validità il decreto ministeriale n. 236 del 14/06/1989 – Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità.
Il decreto contiene “norme e prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità”, ai fini del superamento delle barriere architettoniche, negli edifici pubblici e privati. In particolare, all’art. 4, comma 1, paragrafo 6, indica alcuni criteri importanti che garantiscono la fruibilità del bagno anche a persone su sedia a rotelle. Ecco quali sono.
Il bagno deve avere lo spazio sufficiente per accedervi e muoversi in libertà
Il bagno deve consentire un margine di manovra sufficiente, per permettere anche alle persone su sedia a rotelle di muoversi senza incontrare ostacoli, entrare nella stanza e usare i sanitari con facilità. Quindi è importante curare le distanze tra wc e bidet e tra wc e doccia, per accertarsi che rispettino questo requisito.
Per quanto riguarda le dimensioni della stanza e gli spazi tra i vari componenti dell’arredamento, entriamo ancor più nel dettaglio: per permettere alla persona di spostarsi dal wc o dal bidet alla carrozzina, e viceversa, è necessario minimo 1 metro, misurandolo dall’asse del sanitario.
Lo spazio da prevedere per permettere l’accostamento della sedia a rotelle alla vasca o alla doccia deve essere di minimo 1,40 metri; infine, per sistemarsi davanti al lavandino, lo spazio minimo di manovra deve essere di almeno 80 cm, prendendo le misure dal bordo anteriore del sanitario.
La porta di accesso alla stanza deve essere scorrevole o aprirsi verso l’esterno e non verso l’interno, per permettere a chi è fuori di accedere al bagno anche in caso di cadute accidentali.
Indicazioni per scegliere sanitari, pavimenti e ausili per la sicurezza in bagno
I sanitari dovranno essere adatti all’utilizzo da parte di persone con disabilità o difficoltà motorie. Si raccomanda di scegliere modelli sospesi. In particolare, il piano superiore del lavandino deve essere ad almeno 80 cm da terra, per facilitare i movimenti di chi si sposta in carrozzina.
È necessario anche prevedere dei corrimani, che possano fungere da punti di appoggio per la persona che deve sedersi o alzarsi, oppure che deve spostarsi dalla sedia a rotelle. Attenzione poi ai rubinetti, per i quali è consigliato scegliere dei miscelatori termostatici e a leva per regolare più facilmente l’acqua calda.
È anche obbligatoria la presenza di un campanello per chiamare in caso di emergenza, da applicare vicino alla vasca o alla doccia. Infine, è davvero importante scegliere una pavimentazione anti-scivolo e fare attenzione a non mettere tappetini che potrebbero causare cadute accidentali.
Per approfondire ancora meglio questi e altri requisiti tecnici, ti consigliamo di leggere il nostro approfondimento sul bagno accessibile.
Ausili per il bagno
Oltre a quanto previsto dalla legge, che definisce le linee guida da applicare per progettare un bagno privo di barriere architettoniche, ricordiamo che in molti casi può essere d’aiuto anche l’installazione in bagno di alcuni ausili per persone con disabilità o anziane.
Tra questi, per fare qualche esempio:
- il rialzo per il water, adatto per aiutare chi ha difficoltà a sedersi sul wc o ad alzarsi
- una sedia girevole, ideale per entrare e uscire dalla vasca in autonomia e con maggiore sicurezza
- maniglie o telai da porre lungo le pareti, vicino alla vasca o al water, per permettere alla persona di appoggiarsi quando lo desidera e sentirsi più al sicuro
- sgabelli o sedili da porre nella vasca o nella doccia, per aiutare chi fatica a stare in piedi per un periodo di tempo prolungato.
È anche possibile sostituire con un box doccia la vasca, elemento spesso complicato da gestire per chi ha difficoltà di movimento. Esistono ormai diverse soluzioni che permettono di installare un box doccia accessibile, come le docce a filo pavimento o walk-in. In alternativa, è possibile dotare la vasca di sportelli di ingresso e uscita, che rendono l’ambiente del bagno molto più sicuro e accessibile.
La maggior parte degli ausili non prevede interventi invasivi e permette di adattare il bagno a diverse esigenze senza stravolgerlo.
Da quanto visto sin qui, è evidente che non basta un solo dettaglio per rendere il bagno una stanza accessibile, priva di barriere architettoniche. Per eliminarle, è necessario fare attenzione a più aspetti, e questo vale specialmente per i bagni presenti in luoghi pubblici. Nel caso delle abitazioni private, le eventuali modifiche da fare dipenderanno ovviamente dalle esigenze degli abitanti, ma intanto queste regole di base ti saranno senz’altro molto utili!
Ecco allora un semplice riepilogo degli accorgimenti che ti aiuteranno a rendere il bagno di casa più accessibile.
5 consigli per rendere il tuo bagno più accessibile
1 – Già in fase di progettazione, è importante prevedere lo spazio sufficiente a far sì che una persona su sedia a rotelle possa entrare e muoversi liberamente tra i sanitari. Dunque, no ai gradini e sì ai pianerottoli e corridoi ampi e privi di ostacoli.
2 – La porta di accesso al bagno deve essere sufficientemente ampia da permettere l’ingresso di una persona in carrozzina e deve aprirsi verso l’esterno oppure essere scorrevole, per motivi di sicurezza.
3 – Il pavimento dovrebbe essere antiscivolo ed è bene evitare tappeti, mobili con spigoli vivi e sporgenze: il bagno è un ambiente umido, dove è facile perdere l’equilibrio.
4 – Anche la scelta dei sanitari incide sull’accessibilità del bagno, perciò è consigliabile preferire doccia a filo pavimento o walk-in, vasca da bagno con sportello, wc, bidet e lavabo sospesi e regolabili in altezza. Allo stesso tempo, è molto importante prevedere degli ausili per la sicurezza come corrimano e campanelli di emergenza.
5 – Non dimentichiamo poi che per l’abbattimento delle barriere architettoniche esiste la possibilità di usufruire di diverse detrazioni fiscali. Un incentivo molto importante per rendere più facile, anche dal punto di vista economico, questi interventi.
Un bagno senza barriere architettoniche
Il bagno è una stanza indispensabile in qualsiasi edificio, pubblico o privato, che dovrebbe garantire semplicità di utilizzo e privacy. Troppo spesso però la realtà è ben diversa: sia in casa sia in strutture come alberghi, uffici, bar, palestre o altri luoghi aperti al pubblico, accade che il bagno non sia davvero adatto all’utilizzo indipendente di persone con difficoltà di movimento o sensoriali.
Infatti, non basta dotare il bagno di qualche strumento diverso dai normali servizi igienici. Per far sì che sia accessibile è importante attenersi ai requisiti e alle regole di progettazione previsti dalla normativa, adottando i piccoli accorgimenti che abbiamo illustrato, come l’applicazione di ausili per il bagno, senza dimenticare il resto della casa.
È importante ricordare che un bagno accessibile dovrebbe essere inserito in un’abitazione accessibile e che anche delle semplici scale possono rappresentare una barriera. Questo non significa che debbano essere eliminate, basta prevedere soluzioni alternative per superarle, come per esempio degli ascensori o dei montascale, che possono davvero cambiare la vita di tutti.