Montascale: detrazioni fiscali e bonus barriere architettoniche 2022
![Detrazioni fiscali](https://www.konemotus.it/wp-content/uploads/agevolazioni-fiscali-montacarichi.jpg)
Come ogni anno, entro fine dicembre, con l’approvazione della nuova legge di Bilancio i contenuti di questo articolo potrebbero cambiare. Ecco perché, se vuoi avere maggiori informazioni sulle detrazioni a cui potresti accedere per l’acquisto del montascale, ti consigliamo di metterti in contatto con noi.
- Sommario delle agevolazioni 2022
- La detrazione fiscale del 50%
- La detrazione IRPEF del 19%
- Cumulabilità delle detrazioni del 50% e del 19%
- L’IVA agevolata al 4%
- Contributo della legge 13/89 per acquistare un montascale
- Contributo in denaro
- Installare un montascale in condominio
- Acquisto di un montascale: detrazioni fiscali 2022
Sommario delle agevolazioni 2022
Le difficoltà di movimento, che molti anziani nella terza e quarta età e molte persone disabili hanno, impediscono loro di vivere una vita piena e serena. Ad esempio, la fatica a salire e scendere le scale spesso porta a limitare gli spostamenti, anche dentro casa, e a sentirsi meno utili per se stessi e per gli altri.
Una soluzione c’è: il montascale, ovvero un dispositivo a poltroncina – come Vivace di KONE Motus – o a pedana, come Fluido di KONE Motus, che aiuta a salire e scendere le scale.
Nella scelta di un montascale incidono molti fattori: installazione all’interno o all’esterno, tipologia di scale rettilinee o curvilinee, lunghezza della rampa, montascale a poltroncina o a pedana e accessori per la personalizzazione.
Questi stessi fattori fanno variare il costo per l’acquisto di un montascale che parte da un minimo di 3.500 euro, a cui andrà aggiunto l’eventuale costo della pratica per la cessione del credito.
Negli anni sono state emanate diverse leggi che agevolano l’acquisto di un dispositivo per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Le leggi italiane di riferimento più importanti sono:
- la legge 13/1989 “Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati” e il relativo Decreto 236/1989 che contiene le indicazioni progettuali per l’abbattimento delle barriere
- la legge 104/92 che assicura l’integrazione sociale e i diritti delle persone con disabilità
- la legge 449/1997, in particolare l’art. 8, che stabilisce agevolazioni apposite per portatori di handicap con ridotte o impedite capacità motorie permanenti
Vediamo insieme le detrazioni fiscali e i contributi per agevolare l’acquisto di un montascale.
La detrazione fiscale del 50%
La detrazione IRPEF del 50% è una delle agevolazioni a cui si può accedere per l’acquisto di un montascale a poltroncina o di un altro dispositivo come la pedana di sollevamento. Tale detrazione non può essere riscossa mediante sconto in fattura.
Rientrano nella detrazione anche le spese per altre soluzioni che permettono l’abbattimento delle barriere architettoniche:
- la realizzazione di un ascensore esterno all’abitazione
- la sostituzione di gradini con rampe, sia nelle case singole sia negli appartamenti dei condomini, nel rispetto delle prescrizioni tecniche di legge
Chi può accedere all’agevolazione
Si tratta di un’agevolazione destinata a persone fisiche. Quindi, possono fare richiesta di accesso:
- il proprietario
- chi è titolare di un diritto, come usufrutto, uso abitazione o superficie
- chi ha affittato l’immobile o lo ha ricevuto tramite comodato
- i familiari di chi possiede l’immobile se sostengono le spese, pagano le fatture e i bonifici che riportano il loro nome. In particolare possono accedere alla detrazione: il familiare convivente, il coniuge, i parenti entro il terzo grado, gli affini entro il secondo grado
Se è stato fatto un compromesso per la vendita, tramite contratto regolarmente registrato, l’agevolazione passa all’acquirente che sceglie di fare gli interventi a proprio carico.
In cosa consiste la detrazione
La detrazione IRPEF viene calcolata su un totale massimo di 96.000 euro e restituita in 10 anni tramite 10 quote annuali dello stesso importo. La spesa viene recuperata l’anno successivo a quello in cui è stata sostenuta. Se, per esempio, la spesa viene sostenuta nel 2022, la prima rata a seguito della “Dichiarazione dei Redditi 2023”.
Come accedere alla detrazione
Per accedere alla detrazione bisogna emettere i pagamenti tramite bonifico parlante, una tipologia di bonifico in cui inserire il codice fiscale di chi chiede la detrazione e del destinatario del pagamento.
È importante che nella causale si indichi il riferimento all’articolo 16-bis del Dpr 917/1986, Testo Unico delle imposte sui redditi.
Nel caso di interventi sulle parti comuni del condominio bisogna indicare anche il codice fiscale del condominio.
Le fatture relative alle spese devono essere intestate a chi fruisce della detrazione e conservate in modo da poterle mostrare in caso di controlli.
Trasferimento della detrazione in caso di decesso
In caso di decesso del proprietario, la quota di detrazione non ancora ricevuta viene trasferita agli eredi che possiedono l’immobile. L’erede che vuole ricevere tutte le rate della detrazione non può affittare o vendere l’immobile prima della fine del periodo di restituzione delle detrazioni.
Detrazioni dopo la fine della locazione o del comodato
Qualora il contratto di affitto o comodato finisca prima della restituzione totale delle detrazioni, il locatario avrà comunque diritto alle detrazioni se ha sostenuto le spese dell’intervento per cui è stato dato l’accesso alla detrazione.
Un’alternativa all’agevolazione del 50% è la detrazione IRPEF del 19%.
La detrazione IRPEF del 19%
La detrazione IRPEF del 19% può essere richiesta in seguito all’acquisto di tutto ciò che serve ad accompagnare, sollevare o agevolare il movimento di una persona con disabilità come:
- l’acquisto di un montascale a pedana nuovo – come Fluido di KONE Motus – o la manutenzione di quello già presente in casa
- l’adeguamento dell’ascensore al trasporto di una carrozzella
Chi può richiedere la detrazione del 19%
Possono accedere alla detrazione solo le persone a cui è stato riconosciuto lo stato di disabilità da parte di una Commissione medica, come previsto dell’articolo 4 della Legge n. 104/92, e quelli che sono stati ritenuti invalidi civili, di lavoro o di guerra da altre Commissioni mediche pubbliche.
Come accedere alla detrazione
Anche in questo caso per accedere alla detrazione è necessario presentare il modello 730 che permette di recuperare la detrazione nell’anno successivo a quello in cui è stata effettuata la spesa.
Cumulabilità delle detrazioni del 50% e del 19%
Come specificato anche nella guida ufficiale dell’Agenzia delle Entrate riguardo alle agevolazioni per l’eliminazione delle barriere architettoniche, la detrazione del 50% non è cumulabile con quella del 19% per l’acquisto di un montascale o di altri dispositivi per il movimento.
La detrazione del 19% è utilizzabile in contemporanea solo sull’eventuale eccedenza della quota di spesa per la quale è stata richiesta la detrazione del 50%.
L’IVA agevolata al 4%
Per aiutare le persone che hanno difficoltà motorie, visive o uditive, lo Stato ha previsto la possibilità di acquistare i mezzi necessari per aiutarle nella comunicazione orale o scritta, nel controllo dell’ambiente che le circonda, nell’accesso alle informazioni e alla cultura, agli esercizi di riabilitazione, con un’IVA apposita al 4%, anziché al 22% come per la maggior parte dei beni di consumo.
Questo tipo di IVA si applica all’acquisto di un montascale a poltroncina come Vivace di KONE Motus – che permette alle persone con disabilità di affrontare facilmente le scale – e anche di quei dispositivi che permettono di abbattere le barriere architettoniche.
Contributo della legge 13/89 per acquistare un montascale
Un altro contributo che può essere richiesto per l’acquisto di un montascale, a poltroncina o a pedana, è previsto dalla Legge 13/89 che riguarda gli interventi per favorire il superamento e l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati.
Si tratta di un contributo Statale che viene suddiviso tra le varie Regioni in base al loro fabbisogno e poi tra i Comuni che lo richiedono.
Il contributo può essere richiesto per persone portatrici di “menomazioni o limitazioni funzionali permanenti” che causano difficoltà di movimento, dimostrate da apposito certificato.
Come ricevere il contributo della legge 13/89
Entro 30 giorni dal termine per la presentazione delle domande, il sindaco rende nota una graduatoria per l’affidamento dei contributi per cui hanno la precedenza i portatori di handicap “riconosciuti invalidi totali” con difficoltà motorie.
Il destinatario riceverà il contributo entro 15 giorni dalla data di emissione delle fatture per pagare i lavori di adeguamento dell’immobile. Nel caso in cui non si sia rientrati nella graduatoria per quell’anno, la domanda rimane valida per l’anno successivo.
Contributo in denaro
Il contributo in denaro assegnato dalla legge n° 13/89 è pari alla somma di 2.582,28 euro per interventi di spesa dello stesso importo. Se la spesa è maggiore, il contributo aumenta del 25% fino a spese pari a 12.911,42 euro e di un ulteriore 5% per costi superiori a 12.911,42 euro.
Nel caso, quindi, la spesa necessaria per gli interventi sia di 10.000,00 euro il contributo è di 4.436,71 euro.
I documenti necessari per la richiesta
La richiesta del contributo deve essere presentata entro il 1° marzo di ogni anno al sindaco della città in cui si trova l’immobile interessato. Ad essa bisogna allegare una marca da bollo di 16 euro e alcuni documenti, tra cui:
- un certificato rilasciato da un medico in cui è indicata la patologia di cui soffre la persona e le conseguenti limitazioni motorie
- il preventivo che contiene la descrizione degli interventi necessari per il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche e il loro costo
- un’autocertificazione in cui è indicato dove si trova l’immobile su cui intervenire, quali interventi si vogliono fare e che non sono stati ricevuti altri contributi – derivanti da leggi statali o regionali, fatta eccezione per le detrazioni fiscali
- fotocopia autenticata del certificato di invalidità, rilasciato dall’ASL, se si ha un’invalidità del 100%
- fotocopia della carta d’identità e del codice fiscale
In alcuni casi può essere necessario presentare anche questi documenti:
- l’autorizzazione del Condominio firmata dall’Amministratore in seguito a delibera dell’assemblea condominiale per il via libera ai lavori
- un atto che provi l’assenso del locatario all’intervento, nel caso in cui il beneficiario abiti in un appartamento in affitto
- l’atto di tutela, originale o una copia autenticata, se il beneficiario è un minore o ritenuto per legge “incapace”
Installare un montascale in condominio
Se si abita in una casa singola o villetta, la procedura per l’acquisto del montascale, e la sua installazione è molto semplice. Se, invece, si abita in condominio e si vuole installare sulle scale condominiali un montascale o un altro dispositivo per muoversi più facilmente, è necessario avvisare l’amministratore e presentare la richiesta durante un’assemblea.
Dunque, chi abita in condominio deve muoversi con anticipo e chiedere il parere degli altri condomini. Non c’è da preoccuparsi, però. Anche se non si ottiene il consenso è comunque possibile installare il montascale. Abbiamo approfondito il tema nell’articolo “barriere architettoniche in condominio”.
Acquisto di un montascale: detrazioni fiscali 2022
Come abbiamo visto ci sono molte detrazioni fiscali a cui si può accedere per l’acquisto di un montascale a pedana o a poltroncina: detrazione del 50% in dieci anni, detrazione del 19%, IVA agevolata al 4%.
La legge n° 13/89 favorisce inoltre l’acquisto tramite un contributo in denaro, assegnato in base al posizionamento nella graduatoria comunale.
Prima di acquistare un montascale bisogna valutare le difficoltà motorie della persona, farsi un’idea del costo dell’intervento e scegliere l’agevolazione più conveniente per l’intervento di superamento o eliminazione delle barriere architettoniche nella propria abitazione.
I consulenti KONE sono a disposizione per un sopralluogo e un preventivo gratuiti.