Innovazione tecnologica per l’accessibilità
Uno dei temi che abbiamo più a cuore e che troverai spesso leggendo i nostri approfondimenti, è quello dell’accessibilità. Nei nostri articoli, abbiamo toccato questo argomento molte volte e in tanti modi diversi, parlando di eliminazione delle barriere architettoniche, Universal design e accessibilità globale, e proponendo diverse soluzioni per migliorare la vita delle persone con disabilità e anziane.
In questo articolo, invece, approfondiamo un tema sempre più attuale, che apre enormi possibilità per l’autonomia e la piena realizzazione di tutti e tutte: l’innovazione tecnologica per l’accessibilità. Vedremo quindi cosa si intende per accessibilità digitale, cosa sono le tecnologie assistive e quale contributo possono dare per l’eliminazione delle barriere “invisibili” che impediscono la navigazione di un sito web o l’uso di una app a chi ha difficoltà di diversa natura.
Cosa si intende per accessibilità tecnologica e digitale?
Per accessibilità nell’ambito tecnologico e digitale si intende “la capacità di un dispositivo, di un servizio o di una risorsa d’essere fruibile con facilità da una qualsiasi tipologia d’utente.” (Fonte: Sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy). Pensiamo, per esempio, a un sito web accessibile.
Un sito è accessibile quando:
- i suoi contenuti sono comprensibili per tutti, indipendentemente dalle loro caratteristiche e abilità e dal dispositivo che utilizzano
- può essere navigato da chi ha difficoltà e disabilità legate alla vista (cecità, ipovisione, daltonismo…), all’udito e ai movimenti
- può essere utilizzato da chi ha difficoltà a usare mouse e tastiera
- permette di ascoltare i testi attraverso strumenti come i lettori di schermo
- può essere fruito da chi ha un dispositivo vecchio, una connessione internet lenta, un monitor piccolo o un sistema operativo diverso
L’accessibilità digitale, quindi, è strettamente legata alla programmazione, cioè a come vengono progettati un sito web, una app o un’interfaccia. Questi devono interagire con le tecnologie assistive, cioè i sistemi che la persona con disabilità o altre difficoltà usa per navigare il sito e accedere ai suoi contenuti. Vediamo di cosa si tratta.
Cosa sono le tecnologie assistive
Le tecnologie assistive sono sistemi che rendono accessibili prodotti e servizi digitali alle persone con disabilità. Di solito comprendono una parte di hardware (cioè, la parte del dispositivo che possiamo toccare: lo schermo, i pulsanti, le cuffie…) e una parte software (cioè, il programma che dialoga con un sito web, una app o altro). Si tratta quindi di soluzioni che permettono a chi ha difficoltà a interagire con l’ambiente e con le altre persone di superare questi ostacoli, utilizzando gli strumenti informatici. Sono tecnologie assistive, per esempio, i lettori di schermo, le tastiere braille e i puntatori mouse.
Si differenziano dagli ausili per le persone con disabilità e anziane, perché questi ultimi sono prevalentemente meccanici o elettronici e come i miniascensori e i montascale, in molti casi sono di aiuto negli spostamenti fuori e dentro casa. Per esempio, rientrano tra questi ausili anche il deambulatore e gli accessori per rendere più sicuro e accessibile il bagno.
Rispetto agli ausili e ad altre soluzioni per migliorare l’accessibilità negli spazi fisici, quindi, le tecnologie assistive hanno una componente innovativa più marcata: sono dotati di software che dialogano con altri software. Hanno però la stessa funzione, perché sono nati per permettere alle persone con disabilità e altre caratteristiche di accedere autonomamente – in modalità virtuale – a spazi e relazioni.
Esempi di tecnologie assistive
È anche grazie alle tecnologie assistive che diventa più semplice comunicare, studiare e lavorare. Vediamo alcune delle più utilizzate.
Software di riconoscimento vocale
I software di riconoscimento vocale permettono a chi ha difficoltà motorie di navigare un sito web e interagire con un dispositivo a voce, cioè dando comandi vocali. Grazie a questi sistemi è possibile fare ricerche su internet, scrivere mail, messaggi e documenti.
Software di ingrandimento
I software di ingrandimento servono a ingrandire parti dello schermo perché i testi e le immagini siano più visibili e leggibili. Le persone con difficoltà visive e sensoriali possono variare il livello di ingrandimento e il contrasto di colore, così la pagina risulterà meno faticosa da navigare.
Tastiere e dispositivi di input adattivi
Le tastiere adattive e i dispositivi di input adattivi hanno tasti più grandi e mouse facili da controllare anche con movimenti minimi di un braccio, tramite il movimento degli occhi o il soffio.
Screen reader
Gli screen reader, letteralmente “lettori di schermo”, sono software che trasformano il testo di uno schermo (per esempio, i contenuti di un sito web o di un’applicazione) in un audio. La persona che li utilizza ascolta la voce sintetizzata che legge i testi e alcuni elementi del codice html della pagina web, cioè piccole porzioni di testo, che non vediamo quando navighiamo su un sito web. Le porzioni di testo sono, per esempio, i link ad altre pagine di un sito, alcuni elementi della pagina (menu e titoli) e il tag ALT o testo alternativo. Quest’ultimo descrive quanto rappresentato in una fotografia, un’illustrazione, un’infografica o un grafico a chi non lo vede.
Impostazioni cromatiche avanzate
Sono hardware e software pensati per permettere alle persone di regolare colori e contrasto di un sito web o di una app, perché i contenuti siano più leggibili e visibili anche a chi ha il daltonismo.
Software di trascrizione e sottotitolazione automatica
Se i lettori di schermo leggono i testi e il codice html di una pagina web, i software di trascrizione e sottotitolazione automatica trasformano i contenuti audio e video in testi e permettono anche di tradurli. Si tratta di tecnologie assistive pensate per le persone sorde o ipoacusiche.
Intelligenza artificiale e disabilità
L’intelligenza artificiale (IA) – e in particolare l’intelligenza artificiale generativa – è una delle novità tecnologiche più interessanti degli ultimi anni e il suo potenziale per l’accessibilità è immenso. Con l’IA è possibile parlare, comunicare per iscritto, creare immagini dai testi e testi dalle immagini, riassumere, tradurre, rielaborare un testo in diverse versioni, adattandolo alle caratteristiche cognitive di chi lo legge.
L’intelligenza artificiale può raccontare a una persona che non vede cosa la circonda, rielaborare un audio e un video in forma testuale e permettere così a chi non sente di fruire di quel contenuto, aiuta chi ha difficoltà dell’apprendimento a studiare: creare mappe, fare riassunti, scalette, correggere errori ortografici.
Queste possibilità sono realtà già oggi e se immaginiamo i progressi futuri, possiamo aspettarci che l’intelligenza artificiale sarà un aiuto ancora più concreto per tutti e tutte.