Installare un ascensore nelle case di ringhiera
Tipiche dei grandi centri urbani di Lombardia e Piemonte, le case di ringhiera, o case a ballatoio, sono fabbricati di edilizia popolare che si sviluppano su più piani – in genere da 3 a 6 – con una caratteristica particolare: l’ingresso degli appartamenti dà direttamente su un ballatoio comune che corre lungo tutta la facciata dell’edificio.
Questa tipologia abitativa risale agli inizi del Novecento, quando avere l’ascensore era considerato un lusso. Oggi l’accessibilità è diventata un requisito importante nella scelta dell’abitazione in cui vivere. Perciò molti condomini di ringhiera decidono di installare l’ascensore con l’obiettivo di abbattere le barriere architettoniche e di aumentare il valore dell’immobile.
- Ascensore o miniascensore per le case di ringhiera?
- Il miniascensore in condominio
- Quando scegliere un miniascensore interno anziché esterno
- Permessi per realizzare un miniascensore esterno
- Consigli per scegliere una piattaforma elevatrice da esterno bella e resistente
- Quanto costa realizzare un miniascensore
- Case di ringhiera accessibili: fascino vintage, comfort moderno
Ascensore o miniascensore per le case di ringhiera?
A differenza di un edificio tradizionale, dove gli spazi comuni di collegamento – androne e vano scale – si trovano all’interno del corpo del fabbricato, in una casa di ringhiera questa funzione è svolta dal ballatoio esterno. Quindi è proprio in questa zona dell’edificio che si può scegliere di installare un ascensore, da posizionare in un’area della facciata che permetta all’impianto di servire tutti i piani del condominio, ma senza intralciare il transito dei condòmini. Quando le case di ringhiera si sviluppano solo su due o tre piani, invece, un’alternativa altrettanto valida è il miniascensore esterno o piattaforma elevatrice.
Il miniascensore in condominio
Per l’installazione in una casa di ringhiera valgono le stesse regole previste per l’installazione di un miniascensore in condominio. Dunque è necessario che chi ha interesse presenti una richiesta scritta all’amministratore. Verrà convocata un’assemblea durante la quale verrà deciso se approvare l’intervento.
Se si raggiunge la maggioranza, il miniascensore verrà realizzato e le spese saranno suddivise tra i condomini, in base ai millesimi di proprietà.
Quando scegliere un miniascensore interno anziché esterno
Il miniascensore esterno in condominio è un sistema efficace per superare le barriere architettoniche negli edifici con pochi piani e nelle situazioni in cui non è possibile installare un ascensore tradizionale. A differenza di quest’ultimo, infatti, non richiede particolari interventi strutturali e può essere installato in spazi contenuti, purché vengano rispettati i diritti dei condòmini alla luce, alla veduta, all’uso delle parti comuni e a condizione che il miniascensore non abbia un impatto visivo tale da compromettere il valore dell’immobile (art. 1102 Codice Civile).
Permessi per realizzare un miniascensore esterno
Anche se la piattaforma elevatrice esterna occupa poco spazio, si tratta comunque di un intervento che modifica la sagoma e i volumi del fabbricato, quindi non rientra tra i lavori di edilizia libera.
Una volta ottenuta l’approvazione da parte dei e delle condomini e prima di procedere con l’installazione, è fondamentale richiedere i permessi necessari per legge: bisogna presentare la CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) e verificare se l’edificio è di interesse storico-paesaggistico, richiedendo, quando è il caso, anche il nulla osta della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio.
Consigli per scegliere una piattaforma elevatrice da esterno bella e resistente
Design e coerenza estetica sono elementi imprescindibili nella scelta del miniascensore esterno da installare nelle case di ringhiera, perché la piattaforma elevatrice è un elemento successivo alla costruzione dell’edificio, che deve armonizzarsi perfettamente con lo stile architettonico dell’immobile.
Di solito il vetro è il materiale più usato nelle piattaforme elevatrici da esterno, perché alleggerisce la struttura di cabina e vano corsa, rendendo inoltre più piacevole l’uso del miniascensore, soprattutto per chi non ama gli spazi chiusi e angusti. Combinato insieme ad acciaio, alluminio o ferro, l’impianto in vetro può integrarsi perfettamente nell’architettura delle case di ringhiera in cui viene installato.
Un altro aspetto da considerare è la resistenza. Il miniascensore esterno è costantemente sottoposto agli agenti atmosferici, agli sbalzi termici, agli urti e alle scosse sismiche. Quindi i materiali usati per costruirlo devono essere resistenti al fuoco e all’ossidazione, il vano corsa deve essere testato per resistere alle infiltrazioni di acqua e umidità, e se il miniascensore è rivestito in vetro o plexiglass, questi devono essere infrangibili e certificati per tollerare urti, vibrazioni, compressioni, graffi e ogni tipo di sollecitazione.
Il miniascensore Armonico Elettrico
I miniascensori esterni KONE Motus sono versatili e possono adattarsi facilmente a qualsiasi esigenza architettonica. Il miniascensore Armonico Elettrico può essere installato anche negli spazi esterni, come le case di ringhiera, e permette di abbattere le barriere architettoniche.
Consuma come un comune elettrodomestico e rispetta l’ambiente perché non usa olio per il funzionamento. Spesso non ha bisogno di opere murarie per l’installazione perché tutte le componenti dell’impianto si trovano nel vano di corsa. Anche in caso di black out la sicurezza è garantita grazie alle batterie ad alta efficienza che permettono al miniascensore di effettuare fino a 30 corse.
Puoi scegliere tra tre diverse tipologie di porte per la cabina e due varianti per le porte di piano, oltre che personalizzare le finiture. Optando per il sistema I-button, Armonico Elettrico può essere utilizzato solo dalle persone autorizzate perché la serratura si apre solo con chiavi di abilitazione e il tastierino è antivandalo.
Quanto costa realizzare un miniascensore
Il costo per realizzare un miniascensore in una casa di ringhiera dipende da diversi fattori tra cui:
- il numero di fermate
- la collocazione interna o esterna
- la portata necessaria, ovvero quante persone dovrà trasportare
- eventuali esigenze di personalizzazione delle finiture e gli accessori.
Approfondisci il tema dei costi nella guida dedicata ai prezzi dei miniascensori.
Case di ringhiera accessibili: fascino vintage, comfort moderno
Le case di ringhiera sono nate agli inizi del Novecento per far fronte all’aumento della popolazione operaia nelle grandi città e oggi sono molto ricercate da chi, affascinato dall’atmosfera vintage e dal senso di comunità che si respira ancora fra i vecchi ballatoi dei quartieri del centro, sceglie di abitarvi, senza rinunciare al comfort di un’abitazione moderna e accessibile.
Ne sono uno splendido esempio alcune delle case di ringhiera di Brera e dei Navigli a Milano, che mantengono intatte le caratteristiche architettoniche del passato, ma con la necessaria attenzione alla piena vivibilità degli spazi.