L’abbattimento delle barriere architettoniche nei bed and breakfast
Scegliere un bed and breakfast per una vacanza, un weekend o un viaggio di lavoro è una tendenza che negli anni si è consolidata sempre di più.
Il Rapporto B&B Italia del 2020 descriveva un settore in crescita, con oltre 30.000 strutture (5.000 in più rispetto all’indagine precedente del 2016), che dava lavoro a circa 45.000 persone, per il 65,2% donne. L’indagine stimava circa 10,5 milioni di pernottamenti venduti l’anno per un volume d’affari totale annuo che si attestava intorno ai 350 milioni di euro. Una crescita segnata anche da una maggiore sensibilità verso un’accoglienza accessibile.
Nel 2021, tuttavia, queste stime positive hanno subito una battuta d’arresto in seguito alla pandemia, che ha colpito negativamente anche il settore extralberghiero.
Aspettando la ripresa, offrire una struttura priva di barriere architettoniche resta una scelta che permette di aprirsi a nuovi potenziali utenti. Consente inoltre di entrare nelle guide dedicate al turismo accessibile che molti enti territoriali e associazioni stilano ogni anno, per promuovere un’accoglienza attenta alle esigenze di autonomia delle persone.
L’accessibilità in un bed and breakfast
L’accessibilità ha una connotazione ampia per un bed and breakfast. Una struttura accessibile permette a chi si muove in carrozzina o con ausili al movimento di soggiornare in autonomia e sicurezza.
Garantisce maggiore comfort anche a quei visitatori che al momento della prenotazione non chiedono una struttura senza barriere architettoniche, ma ne apprezzano i vantaggi e ne beneficiano volentieri. Anziani, donne in gravidanza, persone con problemi di deambulazione o in convalescenza da incidenti e infortuni, famiglie con passeggino per bambini piccoli sono le categorie di utenti che preferiranno una struttura ricettiva accessibile. Un bed and breakfast attrezzato per eliminare il disagio di una scala ripida, per muoversi negli spazi comuni senza dislivelli, con un bagno ampio e dotato di dispositivi per facilitarne l’utilizzo sono fattori che dimostrano una grande attenzione al comfort degli ospiti.
Per tutti questi motivi, abbattere le barriere architettoniche in un bed and breakfast è un investimento strategico e si avvicina a tutte quelle persone che non vogliono rinunciare a una vacanza a causa di, problemi di movimento permanenti o temporanei.
È obbligatorio?
È obbligatorio eliminare le barriere architettoniche in un B&B? La normativa di riferimento per l’abbattimento delle barriere architettoniche è la legge 13/1989. Tuttavia, nel decreto attuativo, non si fa esplicitamente riferimento alle strutture ricettive come bed and breakfast e agriturismi.
La competenza è demandata a livello territoriale dove ciascuna ASL, tramite l’ufficio preposto alle attività ricettive extra alberghiere, stabilisce gli standard di accessibilità cui devono attenersi bed and breakfast, casa vacanze, agriturismo e affittacamere.
La situazione è eterogenea. In molte zone, se l’immobile che ospita l’attività ricettiva non è nuovo, non vengono imposti adeguamenti. In alcune aree l’obbligo è rivolto solo agli affittacamere o alle case di nuova ristrutturazione; in altre è d’obbligo una camera senza barriere architettoniche con bagno accessibile per persone disabili.
I proprietari di strutture ricettive che vogliono investire per eliminare le barriere architettoniche possono usufruire di alcuni vantaggi fiscali, come vedremo tra poco.
Soluzioni per abbattere le barriere architettoniche nei b&b
Possiamo definire accessibile un bed and breakfast che abbia almeno una camera adatta al soggiorno di una persona disabile che si muove in carrozzina o con altri ausili. L’accesso dall’esterno dovrà essere privo di barriere architettoniche e gli spazi comuni – reception, sala colazione ed eventualmente giardino – dovranno essere adatti a garantire una permanenza sicura, piacevole e indipendente.
Ecco i requisiti essenziali per rendere accessibile la struttura ricettiva:
- Spazi comuni: la reception e il percorso che conduce alla camera accessibile devono essere sufficientemente larghi per assicurare spazio di movimento per l’ospite in carrozzina. Stesse indicazioni per la sala colazione, a meno che non si offra un servizio di colazione esclusivamente in camera. In caso di piccoli dislivelli si può provvedere con una pedana a scivolo, sufficiente per superare 1-2 gradini. In caso di bed and breakfast con terrazzo o giardino esterno, bisogna indicare chiaramente se il percorso è privo di gradini e se è pianeggiante e sicuro da percorrere con carrozzine, stampelle o per chi cammina con un equilibrio precario.
- Accesso esterno: a meno che la struttura non sia al piano terra, si pone il problema delle rampe di scale. Se l’edificio non è munito di ascensore, ci sono varie soluzioni da adottare per chi gestisce il bed and breakfast. Un montascale a poltroncina è ideale per superare rampe di scale ripide e irregolari, tipiche degli edifici storici. La persona deve accomodarsi sulla poltroncina in dotazione, chiudendo l’eventuale carrozzina che sarà trasportata a parte. Invece il montascale a pedana o a piattaforma permette all’ospite di salire direttamente con la sua sedia a rotelle ed è una valida soluzione anche per il trasporto di bagagli e vivande ai piani superiori. Il miniascensore, completo di pulsantiera ad altezza accessibile, è un impianto permanente che può contribuire a creare un ambiente dal design ricercato. In caso di mancanza di spazio nella tromba delle scale, può essere installato un miniascensore esterno in vetro e acciaio.
- Camera: finestre e balconi devono avere infissi con maniglie ad altezza compresa tra 100 e 130 cm. Per offrire la visuale esterna in sicurezza alla persona seduta, la parte opaca del parapetto non deve superare i 60 cm e la ringhiera del balcone deve essere alta almeno 100 cm. Le ante mobili degli infissi devono aprirsi con una pressione inferiore a 8 kg. Vicino al letto devono essere predisposti un interfono per contattare la reception e una luce notturna di emergenza.
- Servizi igienici della camera accessibile: occorre innanzitutto predisporre i sanitari in modo da garantire l’accostamento laterale da parte dell’ospite che si sposta in carrozzina, quantificabile in 100 cm per la tazza del w.c. e il bidet e in 140 cm per la vasca da bagno o la doccia. Il lavandino necessita di uno spazio di 80 cm per l’avvicinamento frontale. Il lavabo deve essere posto a 80 cm da terra, preferibilmente senza colonna e con sifone accostato o incassato alla parete. Sono queste infatti le misure minime per il bagno accessibile. In generale sono preferibili i sanitari di tipo sospeso, per favorire l’accostamento della persona. La doccia deve essere a pavimento, dotata di sedile ribaltabile e telefono. Occorre installare maniglioni e corrimano ad altezza di 80 cm in prossimità dei sanitari e nella doccia. Per quanto riguarda i servizi igienici di cortesia situati nelle aree comuni della struttura, si considerano accessibili se consentono a una persona su sedia a rotelle l’utilizzo di un w.c. e un lavabo.
Le agevolazioni fiscali
Buone notizie per i proprietari che vogliono ristrutturare il proprio bed and breakfast in un’ottica di accessibilità.
Dal momento che un bed and breakfast è un’abitazione civile destinata a un utilizzo di ricettività turistica, ha diritto alle stesse agevolazioni previste per le abitazioni private e per gli spazi comuni dei condomini. I bonus a cui è possibile accedere, così come indicato nella recente Legge di Bilancio, sono la detrazione IRPEF del 50% per le ristrutturazioni edilizie, il Superbonus 110% che comprende anche gli interventi “trainati” per l’abbattimento delle barriere architettoniche, oltre all’IVA del 4% per l’acquisto di piattaforme elevatrici e montascale e la detrazione del 19% per l’acquisto di mezzi necessari all’accompagnamento, alla deambulazione, alla locomozione, al sollevamento delle persone.
Si consiglia inoltre di rivolgersi a un’associazione di riferimento come ANBBA, dedicata ai gestori di bed and breakfast, affittacamere, case per vacanza e locazioni turistiche, per sapere se sono attivi incentivi e misure di intervento a carattere nazionale o locale rivolti all’adeguamento della piccola ricettività turistica, come il credito di imposta.