Cucine per persone disabili
La cucina è l’ambiente domestico che riunisce diverse funzioni e momenti della vita quotidiana. È lo spazio dedicato alla preparazione dei cibi, alla condivisione dei pasti con familiari e ospiti, alle chiacchiere rilassate davanti a un caffè, a numerose attività manuali, di socialità e relax che scandiscono le giornate.
Senza dubbio la cucina è la stanza più vissuta della casa. Perciò è importante adattare l’ambiente affinché chi ha disabilità possa muoversi a suo agio e in autonomia.
È fondamentale scegliere le soluzioni più adeguate mettendo al primo posto l’attenzione verso le necessità specifiche della persona.
Vediamo insieme le principali soluzioni tra cui scegliere.
Le esigenze della persona disabile
Accessibilità è la parola d’ordine quando si vuole rendere concreto il diritto a una vita autonoma. La cucina accessibile e senza barriere architettoniche è decisiva per rendere la persona con disabilità indipendente da aiuti esterni. Molte soluzioni sono valide anche per semplificare la vita quotidiana delle persone anziane.
Non esiste una definizione assoluta di cucina accessibile. È fondamentale mettere al primo posto la persona, con le sue potenzialità, le sue risorse e i suoi bisogni.
Prima di valutare i requisiti della cucina accessibile e delle alternative in commercio, è importante rispondere ad alcune domande:
- quali necessità oggettive ha la persona con disabilità? Vive sola o con familiari? Ha un aiuto domestico o una supervisione?
- Come utilizza la cucina? Prepara pasti quotidiani per sé o per i familiari, o usa la cucina per scaldare vivande preparate altrove? Usa abitualmente elettrodomestici come forno, forno a microonde, robot da cucina, lavastoviglie?
- La persona usa una carrozzina? Si muove autonomamente o tramite ausili? Riesce a stare in piedi durante la preparazione dei pasti o davanti al lavello? È ipovedente? Può spostare pesi, anche minimi? Ha una manualità sufficiente per impugnare attrezzi, maniglie e suppellettili?
- La sua situazione rimarrà stabile o si aggraverà?
Dimensioni e posizionamento
Per la progettazione della cucina per persone con disabilità prima di tutto consideriamo le dimensioni dello spazio e il posizionamento di mobili ed elettrodomestici.
Come posizionare gli arredi per una cucina accessibile
In generale è opportuno disporre gli arredi in posizione centrale nella stanza, in modo da lasciare spazio laterale per il movimento da entrambi i lati. Lo spazio per cucinare dovrebbe essere compatto, in modo da ridurre gli spostamenti. Il frigorifero, il lavello e i fuochi dovrebbero essere contigui in modo da essere raggiunti senza spostamenti. Gli spigoli dovrebbero avere bordi smussati o essere protetti da paraspigoli.
È importante che le superfici di appoggio e i piani di lavoro siano continui e sullo stesso livello, senza gradini o stacchi, in modo da poter spostare cibi e contenitori senza sollevarli: una soluzione molto utile per chi ha un deficit di forza. Per quanto riguarda i mobili, è preferibile scegliere ante con apertura a ribalta, per ridurre lo spazio necessario all’operazione ed evitare che la persona rischi di perdere l’equilibrio indietreggiando.
Esistono mobili lavabo con lo spazio sotto il lavello vuoto, che permettono di avvicinarsi agevolmente al lavello stesso con la carrozzella e aprire i rubinetti senza sforzo.
Altezza dei pensili per ripiani facilmente accessibili
L’altezza dei pensili è fondamentale. Per assecondare esigenze di una persona in carrozzella, ma anche quelle di un anziano o di una persona con ridotta mobilità degli arti e difficoltà a piegarsi, i pensili dovrebbero essere fissati a un’altezza massima di 140 cm, mentre i cassetti e contenitori più bassi a 40 cm da terra.
Le pentole, gli accessori e gli alimenti di uso frequente devono essere a portata di mano nei ripiani più accessibili.
Gli accorgimenti utili
Oltre agli accorgimenti per la progettazione di una cucina accessibile, si trovano in commercio soluzioni intelligenti specifiche per varie problematiche:
- ripiano che sale e scende, tra un minimo di 60 cm e un massimo di 90 cm
- piano di appoggio scorrevole ed estraibile
- miscelatore abbattibile con doccetta estraibile, per riempire le pentole con facilità
- lavello di forma larga e poco profonda, per scolare la pasta ed effettuare altre operazioni dalla carrozzella in tutta sicurezza
- lavastoviglie e forno pienamente accessibili da seduti
- mobiletti e cassetti con guide scorrevoli, cestelli estraibili o girevoli, in modo da avere tutto a portata di mano e visibile
- luci orientabili, per avere sempre la massima visibilità sull’area di lavoro
- piani di lavoro provvisti di corrimano, per assicurare una presa più salda
- fuochi con piastre a induzione, che permettono di spostare le pentole, scongiurando perdite di gas, ed evitano scottature accidentali a chi ha problemi di vista o di sensibilità caldo/freddo. È possibile inserire una spia luminosa che indica se la piastra è accesa o spenta e salvaguarda le persone ipovedenti.
La cucina intelligente con la domotica
La domotica è la disciplina che utilizza l’informatica e l’elettronica per migliorare la gestione della casa e della vita quotidiana. L’interazione con i dispositivi è di grande aiuto per il movimento in autonomia delle persone con disabilità in casa, soprattutto in cucina.
Qualche esempio? Una cucina accessibile che integra la domotica svolge in autonomia alcune operazioni che possono risultare complicate per chi ha una ridotta mobilità e manualità. Con un telecomando preimpostato o a una app sullo smartphone, o ancora un’assistente virtuale, è possibile:
- aprire e chiudere ante
- abbassare i pensili per avere a portata di mano il contenuto
- alzare e abbassare il piano di lavoro
- accendere e spegnere la piastra a induzione
- attivare la lavastoviglie o il forno o accendere la cappa aspirante.
In caso di deficit della mobilità delle dita, il telecomando può essere azionato con comando vocale o con un sensore a sfioramento. Inoltre si possono inserire nella cucina dei sensori luminosi in posizione visibile per indicare quando gli elettrodomestici sono in funzione.
L’ergonomia che facilita le operazioni
La cucina diventa realmente accessibile nei gesti quotidiani se è provvista di una serie di strumenti, ausili e accessori che semplificano le attività che possono rivelarsi difficoltose.
Sono utilissimi i coltelli con impugnatura a 90° e quelli con impugnatura a T, che si afferrano e si manovrano facilmente e riducono lo sforzo richiesto, sfruttando la forza naturale del braccio.
I set di posate con impugnatura comfort, morbida e spessa, orientabili a destra e a sinistra, aiutano chi ha problemi di forza e di presa agli arti superiori e sono disponibili anche con un pratico cinturino da assicurare alla mano. I bicchieri con presa facilitata e dotati di beccuccio possono essere inclinati senza piegare troppo la testa e il collo, e le tazze con supporto antiscottatura e coperchio sono ideali per le bevande calde.
Per semplificare le operazioni di preparazione dei cibi e limitare al massimo gli spostamenti, una soluzione intelligente è il tagliere attrezzato, che riunisce un piano di lavoro e gli strumenti per affettare, grattugiare, aprire bottiglie, barattoli o scatolette.
Scavolini, Snaidero, Viemcucine e Ikea
Ci sono molte novità in commercio che guardano in questa direzione. La sensibilità sul tema di chi progetta e produce arredi, elettrodomestici e dispositivi è cresciuta molto negli ultimi anni. Grandi brand come Scavolini, Snaidero, Viemcucine e Ikea hanno elaborato delle proposte molto articolate per disabili, anziani e persone con difficoltà di movimento. Inoltre esistono piccole aziende produttrici specializzate in cucine accessibili su misura, completamente personalizzate.
Le persone con disabilità e le loro famiglie che volessero rinnovare la cucina trovano una varietà di proposte funzionali per equipaggiare questo spazio a prezzi convenienti. Le nuove cucine accessibili rispondono all’esigenza di vivere in autonomia la propria cucina e all’esigenza di armonizzare le funzionalità con un look attuale e accattivante.