Squadra, righello e software hi-tech
Le armi dei #futurigeometri a caccia di barriere architettoniche
In principio c’era solo una sparuta manciata di studenti, #futurigeometri dell’Istituto Alberti di Roma, che si aggiravano per le vie dell’EUR con squadre, righello e monolite, strumento tecnico che serve per i rilievi dello stato architettonico dell’area interessata. Dopo sei anni dall’avvio del concorso, gli studenti sono diventati migliaia, le scuole centinaia, così come le amministrazioni locali coinvolte.
Il concorso “I Futuri Geometri Progettano l’Accessibilità” indetto da FIABA Onlus, in collaborazione con il Consiglio Nazionale dei Geometri, è giunto alla sesta edizione e ogni anno si arricchisce di nuove declinazioni, come la sezione “Lavori in ConCorso” che, inaugurata nell’ultima edizione, è nata per dare risalto alle buone pratiche che questo concorso ha stimolato.
Molti dei progetti presentati dai #futurigeometri sono stati adottati e realizzati dalle pubbliche amministrazioni. Come funziona il concorso?
Il concorso che FIABA Onlus indice da 6 anni forma gli studenti sull’accessibilità e stimola i comuni ad abbattere le barriere
Ad inizio anno scolastico gli studenti degli istituti CAT (Costruzione Ambiente e Territorio) individuano un’area nel comune di residenza dell’istituto, procedono a rilevarne le criticità, producono un progetto ad accessibilità globale e lo consegnano alle amministrazioni locali con un evento pubblico. In questo modo la sensibilizzazione sull’accessibilità avviene a più livelli: i ragazzi, i professionisti del collegio dei geometri di riferimento (che fanno da tutor agli studenti per la stesura del progetto) e le amministrazioni locali, che vengono coinvolte da un fiducioso gruppo di studenti.
“Prima di mettermi al lavoro per questo progetto”, ci confessa uno studente, “non sapevo cosa fosse una barriera architettonica. Ora, grazie a questo concorso, faccio molto più caso alle difficoltà di muoversi delle persone a ridotta mobilità”. Sono i professionisti del futuro che si affacciano alla loro professione con un bagaglio culturale inestimabile. Ma anche i professionisti del presente hanno voluto fare la loro parte: il Consiglio Nazionale dei Geometri, in collaborazione con FIABA e l’UNI (Ente di Unificazione Normativa), ha raccolto queste esperienze in un documento normativo nazionale la PDR/Uni 24:2016 “Abbattimento delle barriere architettoniche: Riprogettazione del costruito in ottica universal design”.
Infine, le amministrazioni locali. Sono 89 infatti i progetti realizzati dai #futurigeometri in tutta Italia, pronti per essere finanziati e realizzati.
E alcuni di questi hanno visto la luce:
- “Lo sbarrieramento della Stazione ferroviaria di Rovereto” dei ragazzi dell’ITET “Felice e Gregorio Fontana” di Rovereto e adottato da Rete Ferroviaria Italiana
- “Abbattimento delle barriere architettoniche presso il campo sportivo “Fontanassa” di Savona degli studenti dell’ISS “Boselli” e finanziato dal Comune con 300mila euro
- “Giostre inclusive” nel Parco Bramante di Asti dei ragazzi dell’IIS “Gioberti” e adottato dal Comune
- “Viabilità e Accessibilità di Viale Roma e Viale Vittorio Veneto” degli studenti dell’ITTS “Odone Belluzzi” di Rimini e adottato dal Comune di San Giovanni in Marignano
- “Un banale scalino… un ostacolo insormontabile” dei ragazzi dell’ITG “Manetti” di Grosseto e adottato dal Comune;
- “Una scuola per tutti” degli studenti dell’IIS “Volta” di Pavia, per il quale l’amministrazione provinciale si è impegnata a recuperare i fondi necessari per la realizzazione.
“Ho capito che l’accessibilità”, dice un altro studente, “non deve essere un requisito normativo da soddisfare e con il quale scontrarsi, ma un prerequisito necessario per qualsiasi progettualità”.
Alcune volte anche gli studenti hanno qualcosa da insegnare.