Installare un miniascensore esterno in un palazzo storico

- Perché installare un miniascensore esterno in un palazzo storico
- Installazione ascensore esterno: cosa dice la normativa
- Quali sono le soluzioni per i palazzi storici senza ascensore?
- Pratica edilizia per l’installazione di un miniascensore esterno
- Permessi per un miniascensore esterno negli spazi comuni interni
- Permessi per un miniascensore sulla facciata esterna
- Quanto costa un mini ascensore esterno
Perché installare un miniascensore esterno in un palazzo storico
In molti casi installare un miniascensore esterno è la soluzione ideale per abbattere le barriere architettoniche in un edificio storico e per migliorare l’accessibilità ai piani.
In epoche in cui l’attenzione verso l’accessibilità era minore o assente rispetto ad oggi, gli edifici erano spesso costruiti senza ascensore. Al giorno d’oggi, è sempre più crescente la necessità di rendere più funzionali gli edifici storici privi di ascensore, per garantire a chi li vive o frequenta il diritto all’accessibilità e una quotidianità più confortevole. Tuttavia, in molti casi questa necessità si scontra con spazi insufficienti o inadeguati a livello strutturale. Questa situazione comune ha fatto sì che crescesse l’attenzione verso gli impianti esterni, in particolar modo verso i miniascensori dall’ingombro minimo.
Ascensori e miniascensori esterni possono essere installati nel cortile interno o lungo la facciata esterna, in posizione centrale o angolare. Ma bisogna tenere presente che queste sono strutture permanenti che possono modificare la sagoma e la volumetria dell’edificio e avere un impatto estetico che deve rispettare alcune regole.
Ecco perché per installare un impianto ascensore esterno occorrono autorizzazioni e permessi previsti dalla normativa di riferimento.
Installazione ascensore esterno: cosa dice la normativa
Le procedure da seguire per l’installazione di un miniascensore esterno in un palazzo storico sono differenti in base alla classificazione normativa come:
- edificio di interesse artistico o storico
- edificio inserito in centro storico o zona di interesse paesaggistico.
Edificio di interesse artistico o storico
Un edificio di interesse artistico o storico è sottoposto a vincolo monumentale con decreto del Ministro dei beni culturali e ambientali, secondo il D.Lgs. 490/1999. La classificazione compete alle Soprintendenze, che tutelano gli immobili e autorizzano qualsiasi tipo di intervento di restauro o ristrutturazione.
Un immobile è dichiarato di interesse storico in seguito a un provvedimento che dovrà motivare e sottolineare in maniera chiara il tipo di valore per la collettività (artistico, storico, archeologico), che giustifica l’imposizione del vincolo che può valere su tutto l’edificio o su una parte, per esempio la facciata, e su immobili che sono stati parzialmente ricostruiti.
Edificio inserito in centro storico o zona di interesse paesaggistico
Edifici abitativi che, anche se non di interesse storico, sono collocati in un centro storico o in una zona di interesse paesaggistico sono sottoposti a un vincolo di insieme. Sono soggetti al Regolamento urbanistico del Comune di riferimento, che stabilisce i parametri a cui attenersi per gli interventi edilizi che avranno un impatto visivo sulla via pubblica e sulla percezione del contesto.
Quali sono le soluzioni per i palazzi storici senza ascensore?
Una soluzione di grande attualità è l’installazione di impianti esterni, come Armonico Elettrico, il miniascensore dal design ricercato, e Dinamico Elettrico, la piattaforma elevatrice adatta a spazi con altezze ridotte. Entrambi i dispositivi sono personalizzabili: castelletto in muratura o in acciaio a vista con pareti in vetro temperato, strutture portanti e finiture a scelta in vari materiali e colori, adatte per ambienti contemporanei o per atmosfere più classiche.
L’accostamento tra le linee architettoniche e i materiali dell’immobile con un impianto elevatore moderno dà vita a contaminazioni di grande pregio architettonico e di design, con un impatto visivo che valorizza l’edificio e aumenta il suo valore economico.
La storia e la tecnologia, il passato e la contemporaneità, la funzionalità e la progettazione rispettosa dell’esistente trovano un punto di incontro in un impianto elevatore esterno, che vanta molti esempi celebri in palazzi storici, ville d’epoca e complessi monumentali. Basti pensare alle torri-ascensore di cristallo introdotte sulla facciata settecentesca del Museo Nazionale di Arte Contemporanea Reina Sofia, a Madrid, o agli ascensori panoramici esterni nel complesso del Vittoriano a Roma che conducono alla Terrazza delle Quadrighe, diventati un’attrazione per i turisti.
L’installazione dell’ascensore esterno a vista trova un largo utilizzo in villette, case private, piccoli hotel, palazzine e condomini storici di ogni tipo e sono numerosi gli esempi di edifici di interesse storico-artistico nei centri di Venezia, Firenze e di altre città d’arte.
Pratica edilizia per l’installazione di un miniascensore esterno
I miniascensori esterni possono essere installati:
- negli spazi pertinenziali interni, come il cortile condominiale o le parti comuni, non visibili dall’esterno
- lungo le facciate esterne, visibili dallo spazio pubblico, e quindi con un impatto a livello di modifica della sagoma e dell’estetica complessiva che ha delle ricadute sullo spazio comune e sul paesaggio urbano
Le due situazioni comportano permessi obbligatori diversi, anche se il D.M. 2 marzo 2018 chiarisce che entrambi gli interventi non sono effettuabili in edilizia libera, in quanto incidono sulla struttura portante dell’edificio e ne alterano la sagoma e la volumetria.
Prima di procedere all’installazione di qualsiasi tipo di ascensore esterno, occorre presentare la CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata) all’ufficio tecnico del Comune in cui si trova l’immobile. Per presentare una CILA è necessario avvalersi di figure abilitate che devono redigere i disegni di progetto e asseverarli, per dichiarare che gli interventi rientrano tra quelli ricadenti nella procedura e rispettano le normative antisismiche, energetiche, antincendio, igienico sanitarie.
Permessi per un miniascensore esterno negli spazi comuni interni
Se l’immobile non è sottoposto a vincolo monumentale e l’impianto elevatore utilizza gli spazi pertinenziali interni del condominio, non ci sarà alcun impatto visivo sulla facciata esterna e non sarà necessario chiedere l’autorizzazione paesaggistica. Occorrerà presentare la CILA, con cui si accerterà che l’opera non abbia un impatto strutturale che possa in qualche modo compromettere la sicurezza dell’edificio.
Quando non è possibile installare un miniascensore esterno
L’installazione del miniascensore deve tenere presenti alcuni principi per non ledere i diritti dei condòmini. Ai sensi dell’articolo 1102 del Codice Civile, un impianto ascensore esterno deve rispettare i seguenti diritti:
- il diritto di luce e di veduta da ogni finestra degli appartamenti, che proibisce di costruire ostacoli che pregiudichino l’illuminazione degli appartamenti e la possibilità di aprire finestre e balconi e di sporgersi. Per questo generalmente si stabilisce la distanza minima di 3 metri
- il diritto per tutti i condòmini di godere e utilizzare le parti comuni. Una diminuzione dello spazio comune di un cortile interno è ammissibile se non pregiudica totalmente l’uso di alcuni servizi, come ad esempio gli spazi adibiti a parcheggio di auto e biciclette
- il rispetto del decoro architettonico, in modo da non pregiudicare il valore economico dell’immobile
Nel caso di un edificio giudicato di interesse storico-artistico e soggetto a tutela monumentale, il progetto dettagliato, oltre a tenere conto di queste regole, dovrà essere presentato alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di riferimento territoriale, che avrà 120 giorni di tempo per valutare il progetto ed esprimersi. Solo dopo aver ottenuto il nulla osta e aver comunicato l’inizio lavori al Comune si potrà procedere.
Permessi per un miniascensore sulla facciata esterna
Un miniascensore posizionato sulle facciate esterne visibili dallo spazio pubblico ha un impatto paesaggistico sullo spazio urbano che potrebbe alterare il decoro pubblico, soprattutto in un quartiere storico o in un contesto naturale da tutelare.
In un edificio non soggetto a tutela monumentale oltre alla pratica edilizia di CILA, occorre presentare l’Autorizzazione Paesaggistica Semplificata – ai sensi del DPR 31/2017 – e inoltrarla al Comune con invio telematico insieme alla relazione paesaggistica redatta da una figura abilitata. L’amministrazione comunale trasmetterà i documenti telematici alla Soprintendenza e la procedura dovrà concludersi entro 60 giorni.
Inoltre devono essere seguite tutte le regole a tutela dei diritti dei condòmini elencate nel paragrafo precedente.
Nel caso di un edificio soggetto a tutela diretta da parte della Soprintendenza occorrerà richiedere a tale ente il rilascio dell’autorizzazione per l’esecuzione dell’intervento, allegando il progetto dettagliato e compilando la documentazione prevista in materia di tutela del patrimonio architettonico e mitigazione del rischio sismico.
Quanto costa un mini ascensore esterno
Il prezzo di un miniascensore esterno da installare a vantaggio di un palazzo storico dipende da diversi fattori:
- la tipologia di struttura, che può essere vetrata o in muratura
- la capienza, ovvero il numero di persone che può trasportare
- il numero di piani da collegare
- l’eventuale personalizzazione di colori e finiture.
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