Vacanze per disabili in carrozzella

Tutto quello che c’è da sapere per organizzare un viaggio senza brutte sorprese

Potersi godere una vacanza in libertà dovrebbe essere un diritto di tutti.

Troppo spesso invece, per persone con disabilità e specialmente per chi deve spostarsi in carrozzella, anche organizzare un periodo di ferie diventa molto complicato.

Quando si parladi vacanze, infatti, la questione dell’accessibilità si fa particolarmente importante.

Non sono poche le difficoltà che i disabili in carrozzella possono incontrare durante un soggiorno fuori casa: strutture turistiche prive di assistenza, barriere architettoniche, case con spazi inadeguati, mezzi pubblici difficili da utilizzare.

Questi sono solo alcuni esempi e, anche se con il passare del tempo sempre più persone sono diventate sensibili a questa tematica e sempre più strutture cercano di adeguarsi, prima di organizzare una vacanza è meglio informarsi su tutti i diritti del viaggiatore, sulle problematiche più comuni e sulle soluzioni a disposizione. Vediamo insieme alcuni consigli.

Viaggi in aereo, treno o bus per disabili in carrozzella

Parliamo prima di tutto dei più comuni mezzi di trasporto: aereo, treno e autobus.

Qualsiasi mezzo tra questi abbiate scelto per la vostra vacanza, esistono delle regole ben precise per consentire anche a chi si sposta in carrozzelladi poterli utilizzaresenza troppi problemi.

Iniziamo dall’aereo: esiste un regolamento europeo, il 1107 del 5 luglio 2006, che regola sia l’assistenza a terra siaquella in volo. Secondo questo documento, è dovere del viaggiatore informare la compagnia aerea, l’agenzia di viaggi o il tour operator della condizione di disabilità e quindi fare richiesta di assistenza al momento della prenotazione del volo, oppure almeno 48 ore prima della partenza. Fatto ciò, il viaggiatore dovrà solo presentarsi in aeroporto al punto di chiamata secondo i tempi stabiliti dalla compagnia aerea stessa, solitamente circa 2 ore prima del decollo.

Per l’imbarco, il regolamento prevede la possibilità di portare con sé, gratuitamente, fino a due attrezzature utili per la mobilità del soggetto. Indicazioni di tipo diverso possono riguardare invece, a seconda della compagnia, le dimensioni, il peso e i materiali di queste attrezzature. Per esempio, nel caso specifico della carrozzella elettrica, non tutte le compagnie aeree ne consentono l’imbarco per via della presenza della batteria al litio.

Vi ricordiamo che comunque il negato imbarco può avvenire solo in casi eccezionali, per ragioni di sicurezza o qualora non ci sia più posto per una persona con carrozzella sull’aereo. Solo in casi specifici può essere richiesto un certificato medico.

Quando finalmente vi troverete a bordo, sarà direttamente il personale di volo a fornire l’assistenza nel caso in cui vi siano delle particolari necessità.

In definitiva, il consiglio più importante per chi si sposta in carrozzella e vuole prendere un aereo, è quello di consultare sempre attentamente e in anticipo i siti web delle diverse compagnie, per verificare tutti i servizi offerti e capire quale può essere quella che risponderà meglio alle vostre esigenze.

E per chi, invece, desidera spostarsi in treno?

Anche in questo caso è prevista l’assistenza diretta per persone con disabilità o mobilità ridotta. Il servizio è effettuato dal personale di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) ed è possibile richiederlo recandosi nelle Sale Blu presenti in 14 stazioni e aperte dalle 6.45 alle 21.30.

Qui potrete richiedere l’accompagnamento a bordo del treno, l’accoglienza in stazione, la messa a disposizione di un carrello elevatore o il servizio di portabagagli. La richiesta può essere effettuata anche via mail oppure telefonicamente al numero verde 800 90 60 60.

Da ultimo parliamo dell’autobus.

Anche in questo caso deve essere garantita l’accessibilità a persone con disabilità e nello specifico a chi si sposta con carrozzella.:I bus dovranno avere delle pedane elevatrici, dei sedili riservati e dei blocchi per le carrozzelle.

In particolare, secondo il regolamento europeo 181 del 2011, le condizioni di trasporto non devono essere discriminatorie e le compagnie non possono richiedere un costo aggiuntivo sulle prenotazioni o per i servizi in più che devono garantire alla persona disabile.

Anche con l’autobus, è compito della persona con disabilità o del suo accompagnatore comunicare tutte le necessità alla compagnia responsabile del viaggio.

Se il bus compie untragitto particolarmente lungo, oltre i 250 km, deve essere garantita assistenza alle persone con disabilità o mobilità ridotta sia a bordo siapresso le stazioni. E nel caso in cui, durante il viaggio, la carrozzella o altre attrezzature subiscano dei danni, si ha diritto a un risarcimento.

Queste le principali indicazioni per quanto riguarda i trasporti. E per il resto della vacanza? Ci sono dei suggerimenti utili per scegliere bene dove andare e alloggiare?

Alloggi accessibili, vacanze al mare o in montagna

Per organizzare una vacanza senza brutte sorprese è di fondamentale importanza non solo informarsi sui trasporti, ma anche sugli alloggi e sulle strutture della meta prescelta.

Insomma, non è importante solo il tragitto, ma anche la qualità del soggiorno!

Ecco allora che diventa essenziale parlare di accessibilità di appartamenti, camere e alberghi.

Gli spazi sono sufficientemente ampi? Le strutture sono dotate di ascensori o montascale? C’è un parcheggio facilmente accessibile?

Queste sono solo alcune delle domande che potreste farvi. Controllate sempre tramite l’agenzia di viaggi o il tour operator o facendo una telefonata – se avete organizzato il viaggio su Internet in autonomia – che le strutture nelle quali pensate di alloggiare siano prive di barriere architettoniche.

Gli alberghi devono avere almeno due stanze adatte ad ospitare persone in carrozzella, oltre a servizi igienici adeguati. Qualora questi ultimi non fossero presenti all’interno delle camere, dovranno necessariamente essere disposti all’esterno, sullo stesso piano. In tutte le stanze poi dovrà essere presente un apparecchio per la segnalazione di situazioni di allarme.

Se per la vostra vacanza poi avete scelto il mare, assicuratevi che lo stabilimento abbia una spiaggia attrezzata anche per chi si muove in carrozzella. Fate attenzione ai dettagli, perché in questo caso l’accessibilità non dipende solo dalla presenza di una passerella che collega lo stabilimento al bagnasciuga, ma anche da molti altri fattori.

Per fare qualche esempio, dovrebbe essere presente un parcheggio riservato ai disabili nei pressi dello stabilimento; tutte le aree, anche quelle di ristorazione e quelle ricreative dovrebbero essere accessibili, non solo la spiaggia; dovrebbero essere presenti degli ausili per entrare e uscire dell’acqua, per consentire la balneazione anche a chi è in carrozzella. E non dimentichiamo la presenza di servizi igienici per disabili, oltre a docce e spogliatoi.

Tutte le attrezzature dovrebbero essere effettivamente utilizzabili, funzionanti e sottoposte a manutenzione costante.

Se al mare preferite la montagna, per gli alloggi e i parcheggi valgono ovviamente le stesse regole. In questo caso però, invece che il piacere di un bagno, potreste voler godere di un’escursione in mezzo alla natura.

Esistono diverse associazioni che ne organizzano, anche per chi si sposta in carrozzella Un esempio è il progetto Natura Senza Barriere di FederTrek Escursionismo e Ambiente, dedicato appunto all’escursionismo e all’accessibilità.

Questo a dimostrazione del fatto che nessun ostacolo è insuperabile: l’importante, per delle vacanze in tutta serenità, è informarsi per tempo sui propri diritti e su come richiedere la dovuta assistenza. Per il resto non vi resterà che rilassarvi!

 

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