Abbattimento delle barriere architettoniche nelle strutture ricettive
Strutture ricettive per una vacanza accessibile
In Italia è sempre più ampia la scelta tra le strutture ricettive, come bed and breakfast, albergo, agriturismo, per soggiornare durante una vacanza, un weekend o un viaggio di lavoro.
Mentre cresce l’offerta di strutture ricettive, aumenta anche la sensibilità verso un’accoglienza accessibile.
Offrire una struttura priva di barriere architettoniche permette di aprirsi a nuovi potenziali clienti e di entrare nelle guide dedicate al turismo accessibile che molti enti territoriali e associazioni stilano ogni anno.
Perché rendere più accessibile una struttura ricettiva
Una struttura ricettiva accessibile a persone disabili che si muovono in carrozzina o con ausili al movimento, permette loro un soggiorno in autonomia e sicurezza.
Garantisce maggiore comfort anche a quei visitatori che al momento della prenotazione non chiedono una struttura senza barriere architettoniche, ma ne apprezzano i vantaggi e ne beneficiano volentieri.
Anziani, donne in gravidanza, persone con problemi di deambulazione o in convalescenza da incidenti e infortuni, famiglie con passeggino per bambini piccoli sono le categorie di utenti che preferiranno una struttura accessibile.
Una struttura ricettiva attrezzata per eliminare il disagio di una scala ripida, per muoversi negli spazi comuni senza dislivelli, con un bagno ampio e dotato di dispositivi per facilitarne l’utilizzo sono fattori che dimostrano una grande attenzione al comfort degli ospiti.
Per tutti questi motivi, abbattere le barriere architettoniche in un bed and breakfast, un albergo, o un agriturismo è un investimento strategico e si avvicina a tutte quelle persone che, pur convivendo con problemi di movimento permanenti o temporanei, non rinunciano a una vacanza.
Normative per abbattere le barriere nelle strutture ricettive
La normativa di riferimento per l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle strutture ricettive per permetterne la fruizione a persone disabili è data da:
- legge 13/1989 e il relativo Decreto Attuativo
- l’art. 24 della legge 104/92 “Eliminazione o superamento delle barriere architettoniche”
Nel Decreto Attuativo – Decreto 236/1989 -, non si fa esplicitamente riferimento alle singole tipologie di strutture ricettive come bed and breakfast, alberghi e agriturismi.
All’art 3.4 comma c del Decreto si specifica, però, che “nelle unità immobiliari sedi di attività ricettive il requisito della visitabilità si intende soddisfatto se tutte le parti e servizi comuni ed un numero di stanze e di zone all’aperto destinate al soggiorno temporaneo determinato in base alle disposizioni di cui all’art. 5, sono accessibili.”
All’art. 4 vengono indicati i criteri di progettazione per l’accessibilità di porte, pavimenti, infissi esterni, arredi fissi, terminali degli impianti, servizi igienici.
Dunque per l’abbattimento delle barriere architettoniche qualsiasi struttura ricettiva deve rispettare il requisito della visitabilità e i criteri di progettazione per l’accessibilità.
A seconda della tipologia a cui appartengono – bed and breakfast, albergo, agriturismo – vi sono poi altre importanti indicazioni da seguire per garantire l’accessibilità.
Una differenza su tutte? Nei b&b è sufficiente che ci sia una sola camera accessibile a persone disabili, mentre negli alberghi devono essercene almeno due ogni 40 stanze o frazioni. Nel caso degli agriturismi, il numero minimo di camere accessibili a persone disabili, invece, viene stabilito dalle leggi delle singole regioni.
I proprietari di strutture ricettive che vogliono investire per eliminare le barriere architettoniche possono usufruire di alcuni vantaggi fiscali, come vedremo più avanti.
Soluzioni per abbattere le barriere architettoniche in un bed and breakfast
Possiamo definire accessibile un bed and breakfast che abbia almeno una camera adatta per il soggiorno di una persona disabile che si muove in carrozzina o con altri ausili.
L’accesso dall’esterno dovrà essere privo di barriere architettoniche e gli spazi comuni – reception, sala colazione ed eventualmente giardino – dovranno essere adatti a garantire una permanenza sicura, piacevole e indipendente.
A livello territoriale, ciascuna ASL, tramite l’ufficio preposto alle attività ricettive extra alberghiere, stabilisce gli standard di accessibilità cui dovranno attenersi bed and breakfast, agriturismi e affittacamere.
La situazione è eterogenea. In molte zone, se l’immobile che ospita l’attività ricettiva non è nuovo, non vengono imposti adeguamenti. In alcune aree l’obbligo è rivolto solo agli affittacamere o alle case di nuova ristrutturazione; in altre è d’obbligo una camera senza barriere architettoniche con bagno accessibile per persone disabili.
Ecco i requisiti essenziali per rendere accessibile un bed and breakfast:
- spazi comuni: la reception e il percorso che conduce alla camera accessibile dovranno essere sufficientemente larghi per assicurare spazio di movimento per l’ospite in carrozzina. Stesse indicazioni per la sala colazione, a meno che non si offra un servizio di colazione esclusivamente in camera. In caso di piccoli dislivelli si può provvedere con una pedana a scivolo, sufficiente per superare 1-2 gradini. In caso di bed and breakfast con terrazzo o giardino esterno, bisognerà indicare chiaramente se il percorso è privo di gradini e se è pianeggiante e sicuro da percorrere con carrozzine, stampelle o per chi cammina con un equilibrio precario
- accesso esterno: a meno che la struttura non sia al piano terra, si pone il problema delle rampe di scale. Se l’edificio non è munito di ascensore, ci sono varie soluzioni da adottare per chi gestisce il bed and breakfast. Un montascale a poltroncina è ideale per superare rampe di scale ripide e irregolari, tipiche degli edifici storici. La persona deve accomodarsi sulla poltroncina in dotazione, chiudendo l’eventuale carrozzina che sarà trasportata a parte. Invece il montascale a pedana permette all’ospite di salire direttamente con la sua sedia a rotelle ed è una valida soluzione anche per il trasporto di bagagli e vivande ai piani superiori. Il miniascensore, completo di pulsantiera ad altezza accessibile, è un impianto permanente che può contribuire a creare un ambiente dal design ricercato. In caso di mancanza di spazio nella tromba delle scale, può essere installato un miniascensore esterno in vetro e acciaio
- camera: finestre e balconi devono avere infissi con maniglie ad altezza compresa tra 100 e 130 cm. Per offrire la visuale esterna in sicurezza alla persona seduta, la parte opaca del parapetto non deve superare 60 cm e la ringhiera del balcone deve essere alta almeno 100 cm. Le ante mobili degli infissi devono aprirsi con una pressione inferiore a 8 kg. Vicino al letto devono essere predisposti un interfono per contattare la reception e una luce notturna di emergenza
- servizi igienici della camera accessibile: occorre innanzitutto predisporre i sanitari in modo da garantire l’accostamento laterale da parte dell’ospite che si sposta in carrozzina, quantificabile in 100 cm per la tazza del w.c. e il bidet e in 140 cm per la vasca da bagno o la doccia. Il lavandino necessita di uno spazio di 80 cm per l’avvicinamento frontale. Il lavabo deve essere posto a 80 cm da terra, preferibilmente senza colonna e con sifone accostato o incassato alla parete. In generale sono preferibili i sanitari di tipo sospeso, per favorire l’accostamento della persona. La doccia deve essere a pavimento, dotata di sedile ribaltabile e telefono. Occorre installare maniglioni e corrimano ad altezza di 80 cm in prossimità dei sanitari e nella doccia. Per quanto riguarda i servizi igienici di cortesia situati nelle aree comuni della struttura, si considerano accessibili se consentono a una persona su sedia a rotelle l’utilizzo di un w.c. e un lavabo.
Alberghi con accoglienza accessibile: le caratteristiche
Un albergo è accessibile se è possibile accedere ai servizi e alle parti comuni, se il numero di camere per persone disabili va da un minimo di due fino a 40 o frazione di 40, aumentato di 2 ogni ulteriori 40 stanze o frazione di 40.
Altre caratteristiche che rendono un albergo privo di barriere architettoniche sono: un servizio igienico accessibile in camera o sullo stesso piano; camere accessibili fornite di arredi, servizi, percorsi, spazi di manovra per persone in carrozzella, e che possiedono un dispositivo di allarme sonoro e luminoso; stanze senza barriere architettoniche nei piani bassi e accanto a una via di uscita accessibile.
Un albergo è senza barriere se rende accessibili:
- gli spazi comuni e i percorsi di accesso, oltre a renderli ben visibili tramite appositi segnali e sicuri per la deambulazione anche di persone in carrozzella, segnalando eventuali punti pericolosi – come dei gradini – a livello acustico e visivo
- i piani, agevolando lo spostamento tra un piano e l’altro tramite dispositivi come ascensori, miniascensori o montascale a poltroncina dotati di maniglie e comandi ad altezza accessibile
- le porte di accesso, preferendo porte scorrevoli o con anta a libro con maniglie a leva dai bordi arrotondati, larghe a sufficienza per il passaggio di una persona in sedia a rotelle
- i pavimenti, che devono essere complanari, senza dislivelli e che evitino l’incastro di ruote, bastoni e ausili al movimento
- infissi, balconi e terrazze; finestre facili da aprire; parapetti in prossimità di balconi e larghezza adeguata alle manovre di sedie a rotelle
- gli arredi, dal desk della reception alla camera, compresi gli interruttori
- i servizi igienici, dalle distanze tra i sanitari al corrimano fino ai rubinetti.
Nell’articolo “abbattimento delle barriere architettoniche negli alberghi” trovi tutti i requisiti che deve possedere un albergo per essere accessibile.
Agriturismi e abbattimento delle barriere architettoniche
Per quanto riguarda il superamento delle barriere architettoniche negli agriturismi all’art. 5 della Disciplina dell’agriturismo – legge n° 96 del 20 febbraio 2006 – viene specificato che sono le singole regioni a stabilire “i requisiti igienico-sanitari degli immobili e delle attrezzature da utilizzare per attività agrituristiche”.
Dunque, per gli agriturismi bisogna tenere conto dei criteri per l’accessibilità, stabiliti dal Decreto 236/89, e anche delle indicazioni delle varie leggi regionali.
L’Emilia-Romagna, per esempio, dedica un articolo specifico della propria legge regionale n°4 del 31 marzo 2009 – Disciplina dell’agriturismo e della multifunzionalità delle aziende agricole – all’accessibilità delle strutture in cui spiega che:
- […] l’accessibilità e superamento delle barriere architettoniche è assicurata con opere provvisionali rispondenti alla vigente normativa tecnica e compatibili con le caratteristiche di ruralità degli edifici
- […] devono comunque essere garantiti i requisiti di accessibilità ad almeno una camera con relativo bagno nell’ambito della ricettività ed alla sala ristorazione e ad un bagno quando è prevista l’attività di somministrazione di pasti e bevande.
La regione Lazio, invece, nell’art. 15 della legge regionale n°14 del 2 novembre 2006 , al comma 5, ribadisce che gli agriturismi devono rispettare le prescrizioni tecniche del Decreto 236/89 se la struttura ha più di 10 posti letto.
E nel comma 6 specifica che, nel caso si dimostri l’impossibilità tecnica di abbattere le barriere architettoniche, si ha una deroga all’obbligo e si dovranno, se possibile, adottare soluzioni diverse per agevolare l’accessibilità.
Le agevolazioni fiscali per abbattere le barriere architettoniche nelle strutture ricettive
Un bed and breakfast è un’abitazione civile destinata a un utilizzo di ricettività turistica, dunque, ha diritto alle stesse agevolazioni previste per le abitazioni private e per gli spazi comuni dei condomini. Il nostro articolo del 12 febbraio 2021 offre un quadro completo su detrazioni e contributi esistenti.
Per quanto riguarda gli alberghi nei mesi scorsi si era parlato della possibilità di un superbonus dell’80% che permetterebbe la riqualificazione e anche l’acquisto di mobili ma al momento non ci sono novità in merito.
Per gli agriturismi, invece, è bene guardare alle singole iniziative regionali. A livello nazionale al momento è attivo “Resto al Sud”, un progetto di Invitalia – agenzia per lo sviluppo – che finanzia diverse attività in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Lazio, Marche, Umbria.
Tra le attività finanziabili vi è la ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili anche nel settore del turismo.
Buone notizie per i proprietari che vogliono ristrutturare le proprie strutture per migliorarne l’accessibilità: il PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – prevede un fondo specifico dedicato a “Turismo e cultura 4.0” che si propone, tra i vari obiettivi, anche la riqualificazione delle strutture ricettive.
Si consiglia inoltre di rivolgersi a un’associazione di riferimento per sapere se sono attivi incentivi e misure di intervento – a carattere nazionale o locale – rivolti all’adeguamento delle strutture ricettive turistiche, come il credito di imposta. Ecco alcune associazioni a cui fare affidamento:
- ANNBA, dedicata ai gestori di bed and breakfast, affittacamere, case per vacanza e locazioni turistiche
- Federalberghi, dedicata agli albergatori
- Agriturist, promuove e tutela le aziende agricole.