Ascensore per un piccolo condominio: come sceglierlo
Cos’è un piccolo condominio?
Prima di leggere la nostra guida alla scelta di un ascensore o miniascensore per un piccolo condominio, è utile chiarire cosa si intende con questa espressione.
Oltre agli appartamenti, un condominio comprende delle aree comuni di transito, come le scale, l’atrio e talvolta il cortile, spazi di solitamente dedicati a ospitare l’ascensore. La caratteristica che differenzia il condominio dal piccolo condominio consiste nel fatto che quest’ultimo è un edificio frazionato in varie unità abitative appartenenti ad un massimo di otto proprietari. Varie forme di edilizia residenziale possono essere piccoli condomini: le palazzine plurifamiliari, gli edifici d’epoca frazionati in appartamenti, i complessi di villette a schiera.
Indipendentemente dalle sue dimensioni, un condominio è soggetto a norme specifiche che riguardano la possibilità di installare un ascensore. La legge stabilisce che gli interventi volti a migliorare l’accessibilità delle parti comuni debbano essere sottoposti ad approvazione dell’assemblea dei condòmini, mentre ogni proprietario è competente per l’accessibilità del suo appartamento.
Esiste infine una categoria ancora più piccola: il “condominio minimo”, ovvero un edificio abitato da due soli condòmini, le cui decisioni sono disciplinate dalle norme sulla comunione, in particolare dagli articoli 1105 e 1106 del Codice Civile.
Le barriere architettoniche in un piccolo condominio
Molti edifici residenziali italiani sono privi di ascensore, con conseguenti problemi di accessibilità dovuti alle barriere architettoniche. Si stima che il 50% dell’edilizia residenziale italiana risalga al periodo compreso tra il 1946 e il 1981, un’epoca in cui la sensibilità sul tema era minore.
Per chi vive in questi edifici, le scale da affrontare quotidianamente per diversi piani diventano un ostacolo crescente man mano che si invecchia e quando si devono trasportare pesi, passeggini o bambini. Per risolvere alla radice il problema delle barriere architettoniche, bisogna fare i conti con la scarsità di spazio nel vano scale e nelle aree comuni che spesso caratterizza questi edifici, optando per soluzioni funzionali che comportino un impatto minimo sulla struttura.
Le leggi che rendono le nostre abitazioni più accessibili
Nel corso degli anni è cambiato profondamente il concetto di accessibilità per le abitazioni. Lo spartiacque nell’edilizia italiana è arrivato nel 1989 con la legge n. 13/1989 e il successivo Decreto Ministeriale 236/1989 sul superamento delle barriere architettoniche, che ha introdotto l’obbligo di installazione di un ascensore nel caso di edifici con più di due piani fuori terra.
Oltre a regolamentare la nuova edilizia residenziale, la legge n. 13/1989 ha previsto una serie di incentivi per eliminare le barriere architettoniche che ostacolano l’autonomia delle persone con capacità ridotte di movimento. È anche il riferimento per vari tipi di misure introdotte successivamente per incentivare le ristrutturazioni e gli adeguamenti in un’ottica di miglioramento dell’accessibilità, come le agevolazioni fiscali previste dalla Legge Finanziaria Annuale.
Come orientarsi nella scelta di un ascensore per un piccolo condominio
Orientarsi nella scelta di un ascensore da installare in un piccolo condominio richiede la valutazione di molti elementi. Qualsiasi sia la soluzione, è indubbio che l’ascensore sia un investimento che porta un beneficio immediato nella qualità della vita quotidiana di chi vive nell’edificio, e allo stesso tempo un incremento del valore dello stabile a lungo termine, perché lo rende più interessante anche per possibili acquirenti.
Ecco gli elementi principali da valutare.
Ascensore o miniascensore?
Ascensore e miniascensore sono due soluzioni con caratteristiche strutturali differenti, e il secondo non costituisce una versione ridotta del primo.
Ascensore
Per funzionare ha bisogno di spazio per la testata superiore e la fossa inferiore. Sale e scende da un piano all’altro ad una velocità anche notevole ed è progettato per un utilizzo intenso. A seconda della portata e del numero di fermate, può avere un peso importante sulla bolletta elettrica condominiale. La sua installazione dipende dalla struttura dell’edificio, perché non deve intaccare i solai o le strutture portanti e non deve ridurre lo spazio utile per il passaggio dei condomini. La “direttiva ascensori” regola gli standard e la manutenzione regolare a cui attenersi.
Miniascensore
Non ha bisogno di uno spazio extracorsa, si installa in tempi brevi senza scavi e non va a incidere sulla stabilità dell’edificio. In un condominio di pochi piani, dove la velocità di percorrenza da un piano all’altro non è la variabile fondamentale, il miniascensore è una risposta efficiente, che funziona con corrente 220V e ha consumi energetici contenuti.
In questo caso la “direttiva macchine” è il riferimento.
Spazio a disposizione
Uno degli ostacoli principali all’installazione di un ascensore o di un miniascensore è lo spazio insufficiente nell’atrio del condominio e nella tromba delle scale.
È bene chiarire che lo spazio richiesto da alcuni modelli di miniascensore è davvero ridotto: Armonico di KONE Motus, per esempio, può essere installato in vani ampi e profondi solo 1 metro, con un ingombro vicino al metro quadrato di superficie. Per evitare che una cabina così contenuta venga percepita come angusta e disagevole dai passeggeri, esistono tante soluzioni, c come una o più pareti e il soffitto in vetro, che danno respiro allo spazio e donano anche un aspetto elegante all’impianto.
Miniascensore esterno per piccoli condomini
Se nel vano scale e nelle parti comuni dell’edificio non c’è spazio sufficiente per installare il miniascensore, si può optare per un impianto esterno. Le opzioni di personalizzazione del miniascensore permettono di armonizzarlo con lo stile dell’edificio e di dargli un’impronta di design che lo valorizza. È possibile optare per un miniascensore esterno con vano in muratura o con castelletto a vista e tamponamenti in vetro, o con montanti e tamponamenti in alluminio.
La possibilità di enfatizzare i contrasti raffinati tra materiali, pareti trasparenti e superfici a vista rende il miniascensore esterno una delle soluzioni più attuali e praticate in seguito alla riqualificazione di edifici di pregio.
Integrazione del miniascensore nell’edificio
Come abbiamo appena visto, la varietà di soluzioni e personalizzazioni per un miniascensore, interno o esterno, permettono di inserirlo in armonia con lo stile dell’edificio, a livello di materiali, linee e colori, evitando di farlo percepire come un elemento estraneo.
La personalizzazione riguarda sia gli elementi strutturali come il castelletto, i montanti, i tamponamenti, le porte a battente o automatiche, sia le finiture e gli elementi accessori, come le pareti cieche o a vetrata, il pavimento e il cielino, il corrimano, la bottoniera.
Si può optare per un miniascensore che riprende le caratteristiche dell’edificio o del suo vano scale in modo coerente, oppure per un contrasto studiato, che valorizza le linee di design e gli accostamenti tra materiali diversi.
Come scegliere un miniascensore?
La scelta tra un miniascensore domestico, detto anche piattaforma elevatrice, dipende dalle preferenze individuali e dalla valutazione dei punti di forza dei modelli disponibili.
I miniascensori domestici come Armonico si adattano a spazi minimi a partire da un ingombro minore di un metro quadrato. Grazie alle numerose combinazioni di materiali e colori e al motore silenzioso e a basso consumo energetico, sono ideali per collegare internamente i piani di un appartamento, di un ufficio o di un negozio.
Il modello Dinamico, piattaforma elevatrice a vite, è la soluzione perfetta in caso di altezze ridotte, per esempio in mansarde, piani ammezzati ed edifici storici. È adatto all’abbattimento delle barriere architettoniche, perché ospita comodamente una persona in carrozzella, e al trasporto misto di persone e merci. È un’ottima soluzione per l’esterno grazie al castelleto installabile separatamente dall’edificio e alla sua struttura resistente alle intemperie.
Quanto costa un ascensore per un piccolo condominio?
Scegliere l’ascensore più adatto per un piccolo condominio è una decisione che deve tenere conto di molti fattori, come modello, spazio a disposizione, numero di piani da superare, capienza, scelta dei materiali e delle finiture. Un aspetto non meno importante è quello economico.
A titolo orientativo, il costo base di un miniascensore Armonico è di 7.000 euro e quello di una piattaforma elevatrice Dinamico è 5.500 euro. Queste cifre vanno adeguate a seconda dei vari modelli e parametri, come mostra la nostra guida al calcolo del prezzo di un miniascensore.
Per avere un’idea più precisa dell’investimento, è opportuno richiedere un preventivo personalizzato e affidarsi a tecnici competenti.
Contatta il personale KONE Motus più vicino a te, che sarà lieto di effettuare un sopralluogo gratuito e fornirti un preventivo basato sulle tue esigenze e sulle caratteristiche della tua abitazione.