Il miniascensore per il condominio

Chi vive all’ultimo piano di un condominio che si sviluppa su due o più piani è ben consapevole di cosa significhi non avere un ascensore. Portare la spesa o il passeggino fino al terzo piano è molto faticoso e se in famiglia ci sono persone anziane o con difficoltà motorie, uscire di casa può diventare un problema.

Un disagio che si può risolvere installando uno dei sistemi per abbattere le barriere architettoniche in condominio. I più noti sono l’ascensore, il miniascensore e il montascale a piattaforma/pedana o a poltroncina.

Il montascale a pedana o a piattaforma è un ausilio che permette alle persone su sedia a rotelle di salire e scendere le scale, mentre il montascale a poltroncina è pensato per chi ha difficoltà motorie o sensoriali lievi e per gli anziani.

Questi sistemi sono indicati quando il vano scale è troppo stretto per ospitare un ascensore o un miniascensore, che invece rappresentano la soluzione più comoda per chiunque si sposti da un piano all’altro del condominio.

Migliorare l’accessibilità in condominio

Differenze tra miniascensore e ascensore

L’ascensore è la soluzione ideale per spostarsi da un piano all’altro all’interno di un edificio. Tuttavia in Italia la maggior parte dei condomini è stata costruita in epoche in cui non ci si curava di garantire l’accessibilità. Pertanto molte strutture sono prive di ascensore. Per rimediare, è possibile installare impianti per edifici esistenti.

In molti casi non ci sono le condizioni a causa della mancanza di spazio sufficiente. Ma esiste una soluzione alternativa: il miniascensore (o piattaforma elevatrice) che, lo ricordiamo, non è la versione ridotta dell’ascensore

Chi teme per la rumorosità delle piattaforme elevatrici non ha di che preoccuparsi. Ricordiamo infatti che i miniascensori, esterni o interni, a cui viene fatta una regolare manutenzione, sono silenziosi e consumano poco. Hanno un andamento fluido e procedono a velocità ridotta.

I vantaggi di installare un miniascensore

Installare un miniascensore in un condominio di pochi piani risolve i disagi quotidiani di chi deve affrontare molte rampe di scale per raggiungere la propria abitazione e permette di aumentare il valore dell’immobile, in caso di compravendita e affitto.

CTA: Contattaci

La richiesta al condominio

Chi vuole installare un miniascensore in condominio deve inviare una richiesta scritta all’amministratore. L’amministratore convoca un’assemblea e, se viene raggiunta la maggioranza – ovvero almeno la metà del valore dell’edificio –, l’intervento si considera approvato.

In ogni caso prima dell’installazione bisogna verificare se l’edificio ha valore storico-paesaggistico e se sia, quindi, necessario richiedere dei permessi per poter eseguire i lavori.

Chi non vuole il miniascensore lo deve pagare comunque?

Se c’è l’approvazione in assemblea, le spese vengono divise tra i condòmini in base ai millesimi di proprietà.

Se, invece, la richiesta viene respinta o non c’è risposta entro 3 mesi, chi vuole installare il miniascensore può farlo a sue spese. In questo caso è importante che venga garantita la stabilità e la sicurezza dell’edificio e di chi ci abita, come previsto dall’introduzione dell’art. 10 della Legge 120 del 2020 – il cosiddetto Decreto Semplificazioni -, comma 3, che ha modificato la legge n. 13 del 1989.

Le dimensioni di un miniascensore condominiale

Lo spazio necessario per l’installazione di un miniascensore condominiale è inferiore rispetto a quello che serve per installare un ascensore. Un esempio? Armonico Elettrico di KONE Motus è il miniascensore che di spazio extra corsa, ovvero della fossa e della testata. 

Ma dove installarlo? All’interno o all’esterno del condominio?

Miniascensore interno o esterno?

La soluzione più comoda è il miniascensore interno, ma se nel vano scale e nelle parti comuni dell’edificio non c’è spazio sufficiente, si può optare per un impianto esterno.

Miniascensore interno: una soluzione leggera ed elegante

Il vostro condominio ha un piccolo atrio e una tromba delle scale non troppo grande? Se il vano non è minuscolo, potreste valutare l’installazione di un miniascensore interno. Come abbiamo visto, infatti, una piattaforma elevatrice non ha bisogno di molto spazio: per esempio, il modello Armonico Elettrico di KONE Motus ha un ingombro di poco più di un metro quadrato.

Armonico Elettrico consuma meno energia di molti elettrodomestici, rispetta l’ambiente perché non usa olio e anche in caso di blackout permette di effettuare fino a 30 corse.

Se optate per questa soluzione, vi consigliamo di scegliere materiali ariosi e leggeri, come vetro e acciaio, e preferire pareti trasparenti. In questo modo i passeggeri non si sentiranno costretti in uno spazio troppo chiuso e l’insieme risulterà sicuramente più gradevole ed elegante.

Al suo interno, la piattaforma elevatrice può essere ulteriormente arricchita con finiture particolari. Se le pareti sono in vetro e rifinite con acciaio inox, anche bottoniera, cielino e corrimano potrebbero essere di questo materiale, abbinati a un pavimento in granito.

Se invece lo spazio condominiale è insufficiente, potreste valutare l’installazione di una piattaforma elevatrice esterna.

Miniascensore esterno: funzionale, bello e resistente

Installare un miniascensore da esterno non significa affatto rinunciare all’estetica. Una piattaforma elevatrice con vano in muratura o con castelletto a vista e tamponamenti in vetro, per esempio, se collocata lungo la parete del condominio, può armonizzarsi perfettamente con il resto dell’edificio e dare all’insieme eleganza e stile. La scelta di materiali, colori e finiture in questo caso è essenziale, soprattutto se il vostro è un condominio di pregio e intendete riqualificarlo.

Un altro aspetto da considerare nella scelta della piattaforma elevatrice esterna è la sua resistenza.

Un miniascensore collocato all’aperto è particolarmente esposto a sbalzi di temperatura, agenti atmosferici, urti e graffi. Nella scelta delle finiture, dunque, vi consigliamo di prestare attenzione ai materiali con cui verrà realizzato.

Ecco alcune indicazioni che possono tornarvi utili:

  • i materiali devono essere resistenti al fuoco e all’ossidazione
  • il vano corsa deve essere testato per resistere alle infiltrazioni
  • se il miniascensore è rivestito in vetro o plexiglass, i pannelli devono essere infrangibili e resistenti agli urti

Il miniascensore con trazione elettrica a vite Dinamico, per esempio, è disponibile in alcune varianti progettate per le installazioni esterne, garantendo una perfetta funzionalità nel tempo a contatto con gli agenti atmosferici e gli sbalzi di temperatura.

Quando non è possibile installare un miniascensore

Il problema si pone perché il patrimonio edilizio italiano è molto datato: tantissimi edifici antichi e altrettante strutture costruite fra il secondo dopoguerra e l’inizio degli anni ’80 non hanno spazi utili per poter installare un ascensore.

Installare un montascale

A seconda dello spazio disponibile e tenendo in considerazione anche la struttura dell’edificio, si può decidere se optare per un miniascensore condominiale interno o esterno. Tuttavia alcuni vani condominiali sono talmente angusti, che l’unica strada percorribile per migliorare l’accessibilità ai piani alti è l’installazione di una piattaforma elevatrice esterna all’edificio o l’installazione di un montascale.

Nel nostro approfondimento su come migliorare l’accessibilità in un piccolo condominio abbiamo raccolto alcuni consigli per scegliere i dispositivi adatti e per capire come abbattere le barriere architettoniche negli spazi condominiali.

Infatti, se è vero che in un edificio di nuova realizzazione, è obbligatorio tenere conto dell’accessibilità fin dalle prime fasi del progetto, negli edifici esistenti la situazione va valutata caso per caso. Nei condomini che hanno alcune decine di anni, la possibilità di installare una piattaforma elevatrice per abbattere le barriere architettoniche dipende da diversi fattori, tra questi soprattutto la necessità di garantire i diritti di aria e luce dei condòmini ed il godimento degli spazi comuni condominiali, come il cortile.

Quando è obbligatorio installare l’ascensore?

Circa il 50% dell’edilizia residenziale italiana risale al periodo compreso tra il 1946 e il 1981 e non è una rarità trovare condomini di 5 o 6 piani privi di ascensore.

Fino all’entrata in vigore della legge n. 13/1989 e del D.M. 236/1989, l’ascensore non era considerato indispensabile – averlo era un lusso – e l’attenzione per l’accessibilità era molto scarsa. Solo dopo l’adozione della nuova normativa in materia di abbattimento delle barriere architettoniche, è stato introdotto l’obbligo di installare l’ascensore negli edifici di nuova costruzione con più di due piani fuori terra. Dunque, ancora oggi, capita spesso di imbattersi in fabbricati con la tromba delle scale stretta e gli spazi comuni ridotti al minimo, dove è veramente difficile immaginare di poter installare un impianto elevatore di qualsiasi dimensione.

D’altronde, quello che ai nostri occhi sembra una grave mancanza, un tempo era motivato dalla necessità di risparmiare. Con il passare degli anni e l’invecchiamento dei residenti, però, il problema è diventato sempre più evidente, tanto che in molti sono stati costretti a vendere la loro casa per trasferirsi in un’abitazione con ascensore o ad un piano comodo. Inoltre l’assenza di ascensore è uno dei fattori che causano il deprezzamento di un immobile sul mercato.

La legge n. 13/1989, quindi, oltre a regolamentare la nuova edilizia residenziale, ha introdotto una serie di incentivi per eliminare le barriere architettoniche ed è il riferimento per vari tipi di misure successive che promuovono le ristrutturazioni e gli adeguamenti per migliorare l’accessibilità, come le agevolazioni fiscali previste dalla legge di Bilancio.

Prezzi: quanto costa installare un miniascensore?

La quantificazione del prezzo dipende da molti fattori, come il numero di fermate, la collocazione interna o esterna, la portata, le finiture e gli accessori. La piattaforma elevatrice infatti non è un semplice prodotto, ma un investimento di lungo periodo che, da un lato, pone fine ai disagi di chi abita ai piani alti del condominio e, dall’altro, aumenta il valore dell’immobile.

Tuttavia possiamo dare alcune indicazioni per fare delle stime di partenza. Abbiamo realizzato una guida al calcolo del prezzo di un miniascensore per aiutare chi sta pensando di installare una piattaforma elevatrice nel proprio condominio ad orientarsi tra i vari modelli e personalizzazioni. Chiariamo però che solo dopo un sopralluogo gratuito del nostro personale KONE Motus competente di zona, è possibile avere una stima precisa di costi, tempi e procedure di installazione.

Agevolazioni, detrazioni fiscali e contributi

Chi installa un miniascensore può beneficiare delle agevolazioni fiscali previste dalla legge:

  • La detrazione IRPEF del 50% per le ristrutturazioni edilizie, che riconosce ai proprietari di immobili un’agevolazione IRPEF del 50% per un massimo di spesa di 96.000 euro. La detrazione deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo, nell’anno in cui è stata sostenuta la spesa e in quelli successivi. Rientrano in questa agevolazione anche gli interventi per l’installazione di miniascensori. Si può fare richiesta di accedere entro il 31 dicembre 2024

  • Le agevolazioni per il superamento delle barriere architettoniche.
    Sono l’IVA del 4% per l’acquisto di piattaforme elevatrici idonee al superamento delle barriere architettoniche per le persone con ridotta mobilità motoria e la detrazione del 19%. La Legge n° 13/1989 per l’eliminazione delle barriere architettoniche, infatti, prevede la detrazione fiscale del 19% per l’acquisto di mezzi necessari all’accompagnamento, alla deambulazione, alla locomozione, al sollevamento delle persone con capacità ridotte di movimento autonomo. Dato che l’installazione di ausili per persone con difficoltà motorie rientra anche nel 50% per le ristrutturazioni edilizie, la detrazione del 19% si applica solo all’eventuale eccedenza della quota di spesa per la quale è stata richiesta la detrazione sulla ristrutturazione edilizia. Le detrazioni del 50% e del 19% non sono quindi cumulabili sulle medesime spese.

Contattaci

Scrivici se hai bisogno di informazioni di qualsiasi tipo o vuoi prendere appuntamento con un consulente KONE. Sopralluoghi e preventivi sono sempre gratuiti: elaboreremo per te una simulazione del montascale o dell’ascensore inserito nei tuoi ambienti e ti aiuteremo a scegliere il prodotto e le finiture più adatte.


4 risposte a “Il miniascensore per il condominio”

  1. Buonasera, desideravo essere contattato per un preventivo per un miniascensore in un condominio di 6 piani

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *